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No al porto nella baia di Giardini Naxos. Alt di Legambiente alla conferenza dei servizi.

01-05-2014 22:33 - GIARDINI NAXOS
GIARDINI-NAXOS: La conferenza di servizi che doveva decidere sulla sorte del progetto della Tecnis per il rifacimento del porto di Giardini Naxos è stata aggiornata alla fine del prossimo mese di maggio per l´assenza di alcuni rappresentanti degli enti locali e delle istituzioni.

In questo vuoto decisionale si è inserita Legambiente che ha tenuto una riunione del direttivo regionale alla presenza del presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza. Dopodiché con un comunicato ha fatto conoscere la sua posizione: «Con un ordine del giorno votato all´unanimità si chiede l´abbandono di questo progetto la cui realizzazione violando i vincoli paesaggistici e archeologici, devasterebbe sia un famoso paesaggio storico, una delle icone per eccellenza della Sicilia, sia il suo Parco archeologico dall´enorme valenza culturale e identitaria che dovrebbe invece divenire fulcro di ogni concezione di futuro di questo comprensorio».

Leggendo un comunicato così allarmante si è portati a credere che il progetto deturpi la famosa baia che appare in tutte le cartoline storiche che ritraggono Taormina (anche se il bellissimo golfo appartiene territorialmente a Giardini). Invece no, niente di questo, si tratta solo di ricostruire il molo, non di farne uno nuovo. E allora dove sta la «devastazione del paesaggio storico e del Parco archeologico»?

Qui siamo alla distorsione mentale e richiama alla memoria la lunga battaglia, che per fortuna gli ambientalisti hanno perduto, contro il resort «Verdura» a Sciacca, uno dei migliori resort golfistici del Mediterraneo. Sir Rocco Forte perdette due anni di tempo, e stava per abbandonare la Sicilia, cosa che per fortuna non fece, perché gli ambientalisti sostenevano l´insostenibile tesi secondo la quale le buche per le palline del golf sono «opere edilizie».

La realtà è che questo porto di Giardini, che diventerebbe comprensoriale essendo a pochi chilometri da Taormina, da molti anni procura danni gravissimi alla marineria locale, ma soprattutto al territorio, perché essendo il molo fatto male ha cambiato il gioco delle correnti che nel tempo si stanno «mangiando» la costa. Giardini Naxos rischia concretamente di perdere la spiaggia erosa dalle mareggiate.

Di fronte a un netto miglioramento della situazione ambientale e turistica, con un investimento di capitali privati in cambio della gestione del porto e dei suoi servizi per 30 anni, Legambiente non riesce a dire altro che no, con grave danno per lo sviluppo del comprensorio. Almeno riuscisse a dire: ci sono questi punti che a nostro avviso dovrebbero essere modificati e allora è meglio sederci attorno a un tavolo e discutere su come si può migliorare il progetto.

Purtroppo ogni forma di dialogo non entra nella concezione di Legambiente, che sa soltanto opporsi a tutto, anche ai miglioramenti. Quando diventeranno una coscienza critica, ma disponibile al dialogo, allora gli ambientalisti potranno diventare interlocutori utili e maturi.


Di Tony Zermo
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