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Furci Siculo - 27 giorni per dire"Mancano le firme" le tre mozioni inviate (dalla minoranza) via Pec sono "inammissibili".

04-05-2020 12:32 - Furci Siculo

Furci Siculo - Ci sono volute ben 27 giorni per comunicare ai consiglieri di minoranza che le loro tre mozioni inviate via Pec, presentante il 30 Marzo 2020 risultano “inammissibili”.

Ecco precisamente cosa scrive il Presidente del Consiglio Comunale Carmelo Maccarrone (27 Aprile 2020) “Si comunica che, le stesse pervenute all'Ente tramite Pec, inviate dal Consigliere Comunale Sandro Arc. Salvatore Triolo, non risultano debitamente firmate dai proponenti, né in calce, né con la firma digitale. L'assenza di tale essenziale presupposto, rende le sopracitate Mozioni inammissibili e non consente allo scrivente di procedere all'inserimento nell'Ordine del giorno dei prossimi lavori Consiliari.”

Con massimo stupore e incredulità i quattro consiglieri del gruppo di minoranza “Disegniamo il Futuro” di Furci Siculo, precisamente Agatino Pistone, Sandro Triolo, Paolo Mascena e Rosaria Ucchino sono stati costretti a ripresentare nuovamente le tre mozioni:

1 - Misure urgenti da intraprendere a sostegno delle categoria economiche in sofferenza a causa della situazione correlata al Covid-19.

2 - Riferimento riunione di Consiglio Comunale in videoconferenza da remoto (Disponibilità di collaborazione per l'emergenza Covid-19).

3- Emergenza epidemiologica da Covid-19 richiesta utilizzo delle quote capitale previste nell'anno 2020 dei muti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti S.P.A. agli enti locali, trasferiti al Mef in attuazione dell'art. 5 d.l. n.269/2003 e ss.mm.ii.

Una svista formale da parte della minoranza o applicazione rigorosa da parte del Presidente del Consiglio? Non vogliamo entrare in merito, anche se la risposta è arrivata nei termini previsti dalla Statuto Comunale Art.15 “Il sindaco è tenuto a rispondere per iscritto, entro 30 giorni dalla presentazione al segretario, alle interrogazioni presentate dai consiglieri”.

La cosa strana, le precedenti mozioni inviate sempre via Pec andavano bene, adesso lo stesso procedimento non è regolamentare – sottolineano i consiglieri di minoranza: “Abbiamo ripresentato le mozioni, perché c'è stato detto che in assenza di firme autografe, anche se trasmesse per Posta Certificata, così come prevede la legge, le precedenti erano inammissibili. Che strano... fino ad adesso avevano sempre accettato le nostre Pec inviate dal capogruppo. Le mozioni sono state inviate Il 30 marzo e ci viene inviata una nota solo il 27 aprile...Avevamo chiesto di applicare quanto proposto, immediatamente e non dopo un mese o forse più”.

E' stato applicato il rispetto della forma? “In un momento del genere, in cui ci troviamo in una situazione di emergenza, il preciso rispetto di forme, peraltro obsolete, può essere davvero un problema? “- si chiedono i consiglieri di minoranza - crediamo che quello che andava considerato era il contenuto delle nostre mozioni, non la forma in cui le stesse andavano trasmesse e protocollate”.

Le vostre mozioni riguardano iniziative in favore della cittadinanza: “Avremmo potuto dire le stesse cose anche con una telefonata o una qualsiasi lettera, ma i consiglieri comunali hanno come strumenti per dialogare con l'amministrazione le mozioni o le interrogazioni, perché ciò che abbiamo proposto all'amministrazione erano solo iniziative a beneficio della cittadinanza e delle attività produttive locali”.

Secondo voi è una scusa la mancanza delle firme oppure…? “In realtà, non crediamo sia stata la mancanza di firme a renderle inaccettabili, sarà stata, forse la nostra proposta di rinunciare al gettone di presenza , che non sarà andato giù alla maggioranza perché loro non sono mai stati sfiorati da questo pensiero, la richiesta di sospendere le tasse e rateizzarle, la richiesta di non far pagare il suolo pubblico o la richiesta di utilizzare le quote dei mutui per aiutare le attività produttive, non sappiamo quale di queste proposte non sia andata giù all'amministrazione, ma sicuramente quello che interessava a noi non è tanto la discussione in Consiglio Comunale, ma piuttosto l'attuazione di quanto proposto”.

Visto come è andata a finire con le vostre proposte, l'amministrazione attiva ha preferito attuare altre soluzioni? “Hanno preferito strombazzare ai quattro venti di aiuti economici per le aziende, attraverso meccanismi farraginosi e che i fondi vengono prelevati, in modo non molto ortodosso, dal fondo di riserva, privando così l'amministrazione di una importante risorsa strategica, quando potevano tranquillamente utilizzare i fondi previsti dalle misure adottate dal governo nazionale e regionale, senza alchimie contabili ed equilibrismi di bilancio




Fonte: di "M.M."
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