28 Marzo 2024
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Cittadina sempre più discarica a cielo aperto.

17-02-2016 12:20 - S. TERESA DI RIVA
S. Teresa di Riva - Passeggiando per le vie, strade cittadine è quasi naturale imbattersi in qualche rifiuto cartaceo o plastico, buttato con noncuranza ai bordi delle carreggiate.

Quotidiano non accorgersi dei tombini stradali che suppliscono all’azione di veri cestini d’immondizia d’ogni genere, dalle cicche di sigarette ai loro involucri e altro ancora, fino a quando non si è colpiti da nubifragi che sommergono d’acqua e questa diventa fiume straripante per le vie… giustamente tappate.
Per fortuna, (mi si dirà!) l’inverno quest’anno non si è palesato con le proprie manifestazioni temporalesche, ha imperversato il bel tempo e tanti problemi invernali non si son vissuti.

Quindi, non si è fatto il conto, né la relativa pulizia, dei tombini intasati e non si è riattivata l’attenzione socio-ambientale che semplici azioni porterebbero al rispetto dell´ambiente stesso.
Però c´è, sì,indignazione popolare e libertà al linciaggio mediatico, qualora si trovi per terra defecazione canina, ma non eguale nella trasformazione di vespasiani, per adulti, le scalinate che portano in spiaggia.
Però il ‘ditino’ sui social scatta veloce, in estate, alla vista dei resti organici di animali o di ombrelloni lasciati incustoditi sull’arenile, come si è verificato la scorsa bella stagione.
Forse tutto serve per un’adeguata e pronta risposta ‘mediatica’ da parte dell’amministrazione, che sollecitata dai propri ´followers´, cavalcando l’ondata del consenso, mostra operosità fin dalle prime battute d’indignazione cittadina?
Forse… tutto è probabile!
Di fatto sta che la tutela ambientale e il suo controllo è labile a S. Teresa di Riva.
Basta girovagare un po’ per la cittadina per accorgersene… e non è solo quello che balza all’attenzione, a dir il vero!

Così come ci s’imbatte in luoghi di svago trasformati in discarica a cielo aperto, a pochi passi dall’abitato, così si nota l’assenza delle segnalazioni da parte di quella cittadinanza resa operativa e attiva sul territorio dall’attuale primo cittadino e i suoi Comitati di Quartiere per esempio.
Dialogando con l’Assessore al ramo, Gianmarco Lombardo, la discussione diventa appassionata, dal momento che egli richiede una maggiore operosità da parte dei cittadini tutti nel segnalare anomalie simili a tutela ambientale e, dall´altra, gli si rammenta che la costituzione di questi organi elettivi riporta la data dell’aprile 2013 e se tale esistenza c´è per dare vitalità e piena partecipazione oltre il senso civico alla comunità intera, ben pochi effetti han prodotto dalla loro costituenda, se non qualche animazione temporale con annessa salsicciata o sussulti d’operosità in vista delle manifestazioni estive che scandiscono il trascorrere dei mesi tra un inno devozionale e un altro, frammezzato da notti bianche e ferragostane.

Andando alla ricerca web delle ‘loro’ tracce, poche sono le pagine che la stampa locale dedica loro e ci si dovrebbe interrogare anche su questo aspetto: poca operosità da parte dei CdQ santateresini oppure manca un’adeguata comunicazione verso l’esterno? Un esempio di quanto poco si riesca a trovare dei loro interventi riportati dalla stampa locale:
http://www.comune.santateresadiriva.me.it/comitati-quartiere.asp
http://www.gazzettajonica.it/news/2014/05/10/assemblea-dei-comitati-di-quartiere-perdiscutere-di-spazzatura/15587/
http://www.sikilynews.it/attualit/ferragosto-a-s-teresa-di-riva-chiesti-maggiori-controlli/1258

E’ vero altresì che non compete ai CdQ, tra le finalità, una qualsiasi forma di tutela e valorizzazione ambientale, quindi accertato anche questo punto ecco che le ‘manine sporcatrici’ si alleggeriscono ‘abbandonando’ rifiuti di ogni sorta ai margini più nascosti o meno trafficati da ´poco vigile´ occhio cittadino.

E’ quanto emerge da questa piccola rassegna fotografica realizzata a Barracca, all’inizio del Sentiero Val D’Agrò, nei pressi dove si svolge anche il mercato quindicinale. Immagini che dovrebbero indignare l’opinione pubblica, così come le deiezioni canine o gli ‘uffici’ impiantati nelle spiagge, e chiedere immediate risposte dalla P.A. nell’individuazione di soluzioni mirate a debellare il reiterarsi dell’insano comportamento incivile di pochi a danno di molti.
Immediato sarebbe da chiedersi: il cantiere aperto nel 2015 “per la realizzazione delle passerelle provvisorie in prossimità dei ponti Agrò e Fiumedinisi” come riporta il cartello a lettere cubitali “S.S. N.114 Orientale Sicula” quando espleterà il suo compito?
Lo spazio cantierizzato, inaccessibile dai non addetti al lavoro all’ingresso principale, diventa spazio accessibilissimo lato sentiero, poiché il recinto di protezione è caduto con la pericolosità dei tubi di ferro, sporgenti, proprio sul lato sentierabile.

Domanda: se un ciclista, uno sportivo o un cittadino mosso da semplice attività fisica all’aria aperta venisse a contatto incidentalmente con questi ‘ferri’, chi paga? Chi si dovrà ritenere il responsabile del danno?
Ma andiamo avanti: il cantiere ha funzione di deposito gomme auto? Se così fosse almeno che l’indicazione venga riportata nel cartello antistante altrimenti non si dovrebbero trovare lì quei rifiuti, (vorremmo ricordare che sono da considerarsi ‘risorse’ da lasciare ai gommisti per il riciclo nell’industria della gomma per auto e non da buttare all´aria aperta).

Dalle immagini si evince che ‘mani leste’ depositano di tutto lungo il canale di scolo, tanto da poter realizzare un negozio d’elettrodomestici del riciclo, fino poi all’incredibile: la bitumazione della vasca di scolo!

Questo ennesimo scempio a chi è imputabile?
Di certo si sa che controlli sul territorio non ci sono stati, i ‘lavori’ di riverso sono lì, chiaramente ben eseguiti... eppure è una zona altamente frequentata, nessuno ha visto nulla, nessuno ha segnalato o fermato il riversamento nel pozzo.

se ‘nessuno’ ha visto, ‘tutti’ pagheranno il costo per la pulizia straordinaria dell´area.
Di tutta risposta attendiamoci, da parte della P.A, anche la nota e necessaria soluzione a tutti i problemi: l’installazione di videocamere per risalire alle ‘mani leste’.

Il punto è: quando si avvierà il servizio di videosorveglianza, da tanto tempo annunciato e finora non realizzato?


Fonte: Rosa Anna Salsa
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