Taormina - Arrestato un 47enne pregiudicato del "Clan Brunetto"
10-06-2025 17:17 - Cronaca
Su delega della DDA di Messina, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, nei confronti di un 47enne, pregiudicato, esponente del “clan Brunetto” operativa nei territori di Giarre,Fiumefreddo e limitrofi, indiziato del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Il provvedimento cautelare trae origine da un’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Compagnia di Taormina, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, sviluppata attraverso attività tecniche, che hanno permesso di delineare la dinamica dei fatti e di raccogliere un grave compendio indiziario in ordine alla vicenda estorsiva connotata dal metodo mafioso, di cui l’indagato si sarebbe avvalso anche per effetto sua notoria (e giudiziariamente accertata) appartenenza ad un’organizzazione mafiosa operante nel territorio di Giarre e conosciuta alla persona offesa.
I fatti risalgono al giugno 2024; l’indagato avrebbe costretto un imprenditore della zona ad accettare la permuta tra l’autovettura di proprietà dell’indagato medesimo e un veicolo di segmento più alto e, pertanto, avente un costo superiore a quello ceduto, rifiutandosi di pagare la cospicua differenza di valore.
Il provvedimento è stato eseguito presso il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), dove l’uomo si trova ristretto per altre cause.
Il provvedimento cautelare trae origine da un’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Compagnia di Taormina, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, sviluppata attraverso attività tecniche, che hanno permesso di delineare la dinamica dei fatti e di raccogliere un grave compendio indiziario in ordine alla vicenda estorsiva connotata dal metodo mafioso, di cui l’indagato si sarebbe avvalso anche per effetto sua notoria (e giudiziariamente accertata) appartenenza ad un’organizzazione mafiosa operante nel territorio di Giarre e conosciuta alla persona offesa.
I fatti risalgono al giugno 2024; l’indagato avrebbe costretto un imprenditore della zona ad accettare la permuta tra l’autovettura di proprietà dell’indagato medesimo e un veicolo di segmento più alto e, pertanto, avente un costo superiore a quello ceduto, rifiutandosi di pagare la cospicua differenza di valore.
Il provvedimento è stato eseguito presso il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), dove l’uomo si trova ristretto per altre cause.