28 Marzo 2024

Quando è buon vino.... si vende così ! Un fascio d´Alloro sul portone....... .....un toccu di sancieli e un muccuni di vinu ra Sulicchiata "

La Festa di S.Agata costituisce il pretesto per rivedere vecchi Amici , i vicoli attorno la "Chiazza r´à Fera o lumi " la piazzetta antistante C.so Sicilia dove puoi trovare una miriade di personaggi che "da grandi artisti" improvvisano i mestieri più disparati......ne cito alcuni il venditore delle grandi occasioni - oggetti d´oro, orologi da tasca e da polso .... ( che metteva Giuseppe Garibaldi quando passò (?) da Tremestieri Etneo ! ), il Professore della vista che vende occhiali per uomo e per donna di ogni formato e di qualsiasi gradazione....naturalmente " a prova" ...... poi , non ci crederete, su un cofano di una vecchia 850 fiat - dove resta steso tutto il giorno-, un "tappitu sparecchia- tavula" ed un mazzo di carte siciliane.... al centro e due personaggi che chiedono di essere sfidati in una partita a carte a briscola o a scopa da €. 10 a colpo.

Oltre a questo grande teatro pubblico all´aperto c´è l´opportunità di assaggiare un "toccu di Sancieli" sotto i ponti di piazza Alcalà ai confini della "Piscaria".....e contemporaneamente posare lo sguardo su colonne di fumo che hanno origini dagli "arrostitori" di carciofi conditissimi di olio, aglio , prezzemolo e peperoncino, di "filetti e controfiletti" di puledro , di cipolle , peperoni o melenzane e gli avventori con i "titolari" vengono impegnati in grasse bevute di " Russu ra Sulicchiata" nell´attesa che la cottura sia ultimata......! -

Chi vi scrive o parla è stato "impegnato"-in quei giorni- in questa Festa.....anche Religiosa , dove il folklore viene espresso ai massimi livelli e credo che attraverso le parole Vi giungano i rumori , i suoni, i profumi di questa splendida città dove il modo di mangiare (" i crispieddi ca ricuotta e anciuova" ) per strada, viene svolto con naturalezza al di là di ogni "senso del pudore" dove tutto è giustificato da quel certo peccato di gola quasi peverso.

Credo che anche i più schifiltosi nostri concittadini - ove apprezzino l´autenticità del folklore e delle tradizioni- non potrebbero resistere alle tentazioni della vista e dell´olfatto di questa cucina di strada sopravvissuta ed immortale! - Una bella occasione mi viene riservata dalla visita (ogni anno da decenni) alla "Basilica" di S.Alfio dedicata a S.Filadelfio, S.Alfio, e San Cirino , sarà il fascino della pietra lavica, sarà l´incontro con Padre Fedele ( credo proprio che per Lui gli anni non passano mai ! ) un vero Prete che si occupa solo di....anime e la cui parola sempre sicura e dolce dà le dritte alle più incallite "Persone perbene.....! ".

Lì di fronte alla Chiesa , nell´estremità della piazza davanti un grande portone sovrastato da un fascio d´alloro (segnale di una Cantina -PRIVATA- che vende vino "padronale" ) è possibile incontrare Don Carmelo Rapisarda che con la sua bella voce argentina fa degustare -con un prologo di pezzi di formaggio pepato ......cu ll´uogghu !- , un delicatissimo rosolio d´alloro o di cannella e tra le sue storie dal grande fascino ricorda - con una recitazione del migliore Turi Ferro- la leggenda della Regina Giovanna d´Angiò- In poche parole Lui descrive una certa avventura della Regina Giovanna , la quale durante una battuta di caccia alle pendici dell´Etna in prossimità di S.Alfio venne sorpresa da un tremendo temporale e trovò rifugio con tutto il suo numeroso seguito di oltre cento cavalieri e dame sotto un gigantesco CASTAGNO- che da quel momento fu chiamato il Castagno dei cento cavalli..

Gli abitanti di S.Alfio -dice Don Carmelo- lo chiamano pure "arruspigghiasuonnu" per il cinguettio dei numerosi uccelli che vi s´ annidano . Credo sia impossibile non fare una riserva del buon vino di Don Carmelo e dei prodotti di sua produzione......ALTRO CHE MARKETING ! Ce ne andiamo soddisfatti salutando: "Assabenerica Don Carmelo" e lui : " V´arraccumannu : un vi scurdati di mia !
"............


CAMPANE di S.AGATA
Origine CATANIA- Epoca 800´-Anonimo popolare
Racc. Franco Gambino - Romagnolo (Pa)
Dedicata alla Sicilia
Si cantava ,anche, come omaggio all´Immacolata
ndr un canto struggente !

O chi rintocchi lenti
nt´allurtimi sunò
Comu senti lamenti d´impressu mi ristò.
O vergini Maria penza e pruteggi Tu
Sicilia amata Mia aiutala Gesù.

Conca d´oru suprannuminata
O Sicilia ncantevuli si ttù.
Terra Santa duci e nzuccarata
Sulu li to vuci su virtù.
Di lava sì sempri turturata
Ti susi e ti rivoti sai tu
Sutta vutti (?) sutta Nunziata
Ma ca nun si canusci cchiù.

O chi rintocchi lenti etc.etc.
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