26 Aprile 2024
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Ex Province. De Luca, Figuccia, Lo Giudice “Proposte concrete per salvarle. Governo rinvii elezioni.

07-05-2019 22:33 - News MESSINA e PROVINCIA
Al Palazzo dei Normanni si è svolta la conferenza stampa sul tema delle ex Province e di alcune proposte per affrontarne l'attuale situazione di crisi finanziaria. All'incontro con i giornalisti hanno preso parte i deputati regionali Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice ed il sindaco metropolitano di Messina Cateno De Luca.

Un pacchetto di proposte ed un invito ai Sindaci metropolitani, ai Commissari dei Liberi consorzi, ai sindaci e all'ANCI per una mobilitazione generale per salvare le ex Province. Un invito al Governo regionale per l'adozione di misure urgenti per gli enti intermedi e per il blocco delle elezioni già previste per il 30 giugno.

È quanto illustrato oggi in conferenza stampa dai deputati regionali siciliani Danilo Lo Giudice e Vincenzo Figuccia e dal Sindaco metropolitano di Messina Cateno De Luca, che hanno presentato il testo di un ordine del Giorno depositato all'ARS.

Sul piano tecnico, la proposta avanzata dai tre è quella di una serie di interventi urgenti che evitino il dissesto delle ex Province, “un dissesto – ha detto De Luca – che non servirebbe a nessuno perché il creditore principale è lo Stato e perché di fatto renderebbe impossibile utilizzare le risorse già disponibili, per centinaia di milioni, che sono adesso bloccate dall'assenza dei bilanci”.

Questi interventi prevedono
- la possibilità di approvare i bilanci 2018 (e per la città metropolitana di Catania, anche 2017) in deroga alle norme di contabilità pubblica anche in deficit;
- l'utilizzo degli avanzi vincolati e liberi per il mantenimento dell'equilibrio finanziario;
- in attesa dell'approvazione dei bilanci, poter comunque avviare l'utilizzo dei fondi provenienti da altri Enti (UE, Stato, Regione) per la realizzazione di investimenti su strutture e progetti;
- l'utilizzo delle risorse comunitarie del Fondo di Sviluppo e Coesione per 350 milioni nel triennio 2019-2021 a favore delle ex Province. Si tratta di fondi per un totale di 2,3 miliardi di euro, di cui la Regione Siciliana fino ad ora ha impegnato solo 500 milioni;
- la possibilità di utilizzare le entrate da alienazioni senza alcun vincoli.

Da parte di De Luca, Figuccia e Lo Giudice, viene poi l'invito al Governo regionale a rinviare le elezioni già fissate per il prossimo 30 giugno. “Non ha senso votare per degli Enti di cui diciamo di essere al capezzale – ha detto Lo Giudice – e indire queste elezioni senza occuparsi dei problemi che le ex Province stanno attraversando suona davvero beffardo”. Infine, un attacco è stato rivolto all'ANCI, colpevole, secondo De Luca “di un torpore oppiaceo da cui ha bisogno di disintossicarsi”.

Il Sindaco metropolitano di Messina ha sottolineato di avere “più volte partecipato a riunioni e incontri che sembravano più sedute spiritiche che momenti di impegno, a cui seguivano comunicati stampa vuoti e rituali”.

Anche per questo, dai tre viene un invito ai Sindaci metropolitani, ai Sindaci e ai Commissari dei Liberi consorzi a partecipare alla manifestazione già indetta per il prossimo 15 maggio “giornata in cui dovremmo celebrare l'Autonomia della Sicilia, ma che in realtà per la nostra Regione e soprattutto per le ex Province non sembra porti molto da celebrare se non quella che sembra vera e propria di chi ha risorse e strumenti ma non sa utilizzarli”.

In allegato, il testo integrale dell'Ordine del Giorno presentato all'ARS

ORDINE DEL GIORNO
- L'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA

Proposizione di norme straordinarie per il raggiungimento degli equilibri di Bilancio 2019/2021 delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi della Regione Siciliana.
Nelle more della definizione dei complessivi rapporti finanziari tra Stato e Regione Sicilia, in merito al prelievo effettuato a titolo di concorso alla finanza pubblica, al fine di consentire l'assolvimento dei compiti istituzionali previsti dalle specifiche disposizioni legislative, per i Liberi Consorzi Comunali e le Città Metropolitane della Sicilia, in deroga alle vigenti disposizioni generali in materia di contabilità pubblica, sono autorizzati i seguenti interventi urgenti finalizzati a contenere la crisi finanziaria degli Enti intermedi :
1)approvazione del rendiconto della gestione degli esercizi 2018 e precedenti, anche se il relativo bilancio di previsione non è stato deliberato. In tal caso, nel rendiconto della gestione, le voci riguardanti le previsioni definitive di competenza e di cassa, sono valorizzate indicando gli importi effettivamente gestiti nel corso dell'esercizio ai sensi dell'art.163 comma 1 del D.lgs.267/2000

2)Utilizzo ai sensi dell'art.187 del D.Lgs.267/2000, dell'avanzo di amministrazione libero e destinato, per garantire il pareggio finanziario e gli equilibri stabiliti dall'art.162 del D.Lgs.267/2000, in fase di predisposizione del Bilancio 2019/2021.

3)In attesa della completa attuazione di quanto previsto nell'accordo firmato il 19 dicembre 2018 tra il Ministro dell'Economia e delle Finanze ed il Presidente della Regione Siciliana, gli enti di cui al comma 1, al fine di utilizzare le risorse pubbliche trasferite per la realizzazione di interventi infrastrutturali, anche in assenza di Bilancio, sono autorizzati, altresì, ad effettuare le necessarie variazioni di entrate ed uscite necessarie per l'utilizzo di dette risorse. Nel corso dell'esercizio provvisorio o della gestione provvisoria per l'anno 2019, i predetti Enti applicano quanto disposto dall'art.163 del D.Lgs. 267/2000 con riferimento all'ultimo Bilancio di previsione approvato, incluse le eventuali variazioni intervenute per effetto del comma precedente, che sono recepite al momento dell'approvazione del Bilancio di previsione. Sono fatte salve eventuali variazioni di entrata ed uscita effettuate nell'anno 2018 per le finalità di cui al primo capoverso, consolidatesi con l'approvazione del rendiconto di gestione di cui al punto 1.

4)Per il triennio 2019/2021, sono assegnati in favore dei Liberi Consorzi e delle Città Metropolitane della Sicilia, 150 milioni di euro per l'anno 2019, 100 milioni di euro per l'anno 2020 e 100 milioni di euro per l'anno 2021, quale misura atta a favorire gli equilibri strutturali di tali Enti intermedi e consentire l'assolvimento delle funzioni fondamentali degli stessi. Tale norma, consente il riallineamento degli Enti intermedi siciliani rispetto alle dotazioni finanziarie assegnate agli Enti intermedi delle regioni a statuto ordinario. La copertura finanziaria verrà garantita mediante l'utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

5)Per gli anni 2019, 2020 e 2021 le Città Metropolitane ed i Liberi Consorzi della Regione Siciliana, in deroga alla legislazione vigente, possono utilizzare le entrate derivanti da proventi di alienazioni patrimoniali senza vincoli di destinazione, per il ripianamento dei disavanzi di amministrazione.

6)Nella considerazione che Il decreto legge "proroga termini" n. 91/2018 (art. 1, comma 2-ter) ha disposto l'istituzione di un tavolo tecnico-politico, presso la Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali, per la redazione di linee guida finalizzate all'avvio di un percorso di revisione organica della disciplina in materia di ordinamento delle province e delle Città Metropolitane, che il tavolo tecnico ha iniziato l'esame della questione del riordino delle province e della ridefinizione delle Città Metropolitane e il 24 aprile 2019 il Governo ha presentato una proposta di riordino per Province e Città Metropolitane ai rappresentanti di Comuni, Province e Regioni; nelle more della definizione, di un quadro generale della normativa vigente in materia di ordinamento e funzioni degli Enti Locali si deve provvedere al rinvio delle elezioni già fissate per il prossimo 30 Giugno 2019.

IMPEGNA IL GOVERNO DELLA REGIONE

e per esso

a)L'Assessore al Bilancio e Finanze, ad adottare tutte le iniziative tendenti al recepimento delle normative nazionali al fine di consentire l'assolvimento dei compiti istituzionali previsti dalle specifiche disposizioni legislative, per i Liberi Consorzi Comunali e le Città Metropolitane della Sicilia, in deroga alle vigenti disposizioni generali in materia di contabilità pubblica, autorizzando gli interventi urgenti finalizzati a contenere la crisi finanziaria degli Enti intermedi.

b)L'assessore alle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica a far quanto necessario ed urgente, nel minor tempo possibile,al fine di adottare i relativi provvedimenti tendenti allo slittamento della data della tornata elettorale come già fissata per il 30 giugno 2019.

On. Danilo Lo Giudice
On Vincenzo Figuccia

Motivazione
1)Il primo punto, consente agli Enti che non hanno potuto approvare il Bilancio di Previsione 2018 di potere procedere, in deroga alle norme di contabilità pubblica, all'approvazione del rendiconto di gestione dell'annualità 2018 e precedente, al fine di superare le criticità finanziarie derivanti dall'applicazione del comma 418 della legge 190/2014, che non consentendo il raggiungimento degli equilibri di bilancio, porterebbe al dissesto la maggior parte di tali Enti. Tali deroghe, consentirebbero di favorire anche una possibile soluzione alla mancata approvazione del Bilancio 2017 della città metropolitana di Catania.

2)Il secondo punto, consente agli enti della Regione Siciliana, di rendere disponibili gli avanzi liberi e destinati per il mantenimento dell'equilibrio finanziario.


3)Il terzo punto, consente agli Enti intermedi, nelle more dell'approvazione del Bilancio di Previsione, di potere apportare le necessarie variazioni contabili, per l'impiego di risorse trasferite da altri Enti Pubblici (Stato, Regione, U.E.), per la realizzazione di investimenti, al fine di non determinare danni patrimoniali, derivanti anche dalla perdita dei finanziamenti concessi.

4)Il quarto punto, consente di intervenire con un finanziamento statale, per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 rispettivamente per 150 milioni di euro per l'anno 2019, 100 milioni di euro per l'anno 2020 e 100 milioni di euro per l'anno 2021, al fine di potere favorire il raggiungimento degli equilibri strutturali dei liberi consorzi e Città Metropolitane della Sicilia, fermo restando il consolidamento delle risorse ordinarie, già assegnate dalla stessa Regione Siciliana per detti Enti per detto triennio.

5)Il quinto punto, permette alle Città Metropolitane ed ai Liberi Consorzi della Sicilia, in via straordinaria per gli esercizi 2019, 2020 e 2021, di utilizzare in modo libero i proventi, attualmente vincolati dalla legge, derivanti da alienazione di immobili, per il ripianamento dei disavanzi di amministrazione al fine del mantenimento degli equilibri di Bilancio. Tale dispositivo agisce eccezionalmente, in deroga agli obblighi ordinari di impiego di tali proventi, per estinzione di debito o impieghi di parte capitale.

6)Il sesto punto, tende a far si, che soltanto dopo un quadro ben delineato si proceda ai costi per l'elezione degli organi amministrativi.

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