Cristiani perseguitati e dimenticati.
20-10-2017 20:36 - Il PUNTO DI....Domenico Bonvegna.
Volentieri racconto le due intense giornate di impegno a Milano dell´associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) Onlus, fondazione di Diritto Pontificio, che dal 1947 sostiene la Chiesa con migliaia di progetti umanitari e pastorali. La prima,Venerdì 13 Ottobre, presso il Palazzo Lombardia in Regione per presentare l´ultimo Rapporto, sulla Libertà religiosa nel mondo, dedicato ai cristiani oppressi a causa della loro fede, per il biennio 2015/2017: "Perseguitati e dimenticati".
All´incontro è intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha detto: "Regione Lombardia conferma il proprio impegno a testimoniare, a essere presenti, a dare voce a questo tema e, se non possiamo intervenire nella lotta alle persecuzioni dove avvengono, possiamo però contribuire affinché questi fatti non siano dimenticati e se ne continui a parlare, come facciamo oggi, che è un modo per non dimenticarli".
Era presente anche l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Cristina Cappellini, è intervenuta dicendo che, "Il nostro impegno a favore dei cristiani perseguitati è nato all´inizio della legislatura, nel 2013, anche in nome della difesa delle radici cristiane. E´ un tema di cui si parla poco, anche dal punto di vista mediatico, ma che riguarda purtroppo tanti territori e tanti Paesi in tutto il mondo".

"La nostra attività di sensibilizzazione - ha aggiunto l´assessore - ritengo abbia prodotto effetti positivi. Regione Lombardia è l´unica istituzione che si è presa a cuore questo tema, speriamo che in futuro anche qualcun altro ci segua e si interessi a questa tema promuovendo iniziative analoghe alle nostre".
Alla presentazione del Documento, hanno partecipato anche il presidente e il direttore di ACS-Italia, Alfredo Mantovano e Alessandro Monteduro e sua beatitudine Ibrahim Isaac Sidrak, Patriarca della Chiesa copto-cattolica in Egitto, rappresentante di una comunità recentemente oggetto di efferati attacchi da parte di terroristi islamisti.
Lo studio prende in esame tredici Paesi in cui le negazioni alla libertà di fede dei cristiani sono più efferate e sottolinea come la situazione dei cristiani sia peggiorata dal 2015 a causa di violenze e oppressione. Il dato è particolarmente significativo considerato il peggioramento già registrato nella precedente edizione del rapporto.
"Oggi - scrivono nella prefazione Alfredo Mantovano e Alessandro Monteduro - vaste aree del mondo subiscono l´azione di due aggressivi ceppi virali, l´ideologia di alcuni Stati e gli estremismi di matrice politico-religiosa, entrambi contrari all´autentica libertà religiosa. Con una nuova edizione del Rapporto "Perseguitati e dimenticati" ACS intende informare e coinvolgere chi vorrà pacificamente schierarsi contro il dilagare del virus della persecuzione anticristiana".

Si tratta di una sorta di "Piano Marshall per i cristiani in Iraq", ha detto il sacerdote iracheno, che prevede non soltanto la riedificazione delle case, ma anche un sostegno alla creazione di posti di lavoro. La missione di Acs in Iraq, oggi, è dare un senso al martirio di padre Ragheed Ganni. L´associazione, in questo momento siamo impegnati in Iraq per consentire a 120 mila cristiani, costretti alla fuga dall´estremismo islamico nel 2014, di tornare a vivere nelle loro case. Ricostruiamo le case, ricostruiamo le scuole, ricostruiamo gli ospedali, ricostruiamo i luoghi di preghiera, ricostruiamo tutto il sistema infrastrutturale.

Il giovane sacerdote iracheno, prima di essere ucciso, i suoi assassini gli chiesero: "Ti abbiamo detto di chiudere la chiesa. Perché non l´hai chiusa?"; lui rispose: "Non possiamo chiudere la casa di Dio". È stato ucciso perché la sua colpa era quella di appartenere ad una minoranza cristiana in Iraq, cioè era un cristiano iracheno. Quando gli hanno sparato, i proiettili hanno colpito, trapassandolo, anche il documento che aveva con sé: sono entrati dal lato in cui c´era scritto "Repubblica dell´Iraq" e sono usciti dall´altro lato, dove c´era scritto "cristiano". Hanno, dunque, intaccato anche questa identità cristiana.
La prefazione è del cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l´Evangelizzazione dei Popoli, che incontrò padre Ganni quando era nunzio apostolico in Iraq, il libro è anche il frutto del continuo impegno nel Paese del Golfo di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Una delegazione di Acs nel marzo scorso era in visita nel villaggio natale di padre Ganni, Karemles. E ha ritrovato la pietra tombale del sacerdote.
Il 22 aprile scorso, Papa Francesco visitando la Basilica romana di San Bartolomeo all´Isola Tiberina in Roma, la Chiesa che custodisce il memoriale dei testimoni della fede del ventesimo e del ventunesimo secolo, presiedendo la Liturgia della parola,ha venerato la memoria di padre Ganni,e quella del suo arcivescovo Paulos Faraj Rahho, anch´egli accomunato nel martirio per la fede il 12 marzo 2008. Particolare significativo, durante la celebrazione, Papa Francesco ha indossato la stola che don Ragheed indossava mentre serviva a Mosul. È una stola rossa, che ci riferisce anche del suo martirio. Così il Papa ha inteso onorare don Ragheed, e la Chiesa in Iraq e tutti i nuovi martiri che hanno versato il loro sangue per la fede.