Cosa serve per S. Teresa di Riva.....per rendere la vita dei cittadini e dei turisti vivibile!!!!!!
12-08-2014 12:27 - S. TERESA DI RIVA
Tante volte mi sono chiesta quali sono le opere che dovrebbe realizzare un Sindaco per rendere la vita dei cittadini e di quei pochi turisti vivibile e portare il comune ai primi posti nelle classifiche nazionali sulla qualità della vita .
Sicuramente non sono i progetti megagalattici che servono; sicuramente non è lo spreco di denaro pubblico in un periodo di crisi pesante che le famiglie stanno sperimentando perché non ci sono posti di lavoro e fonti di reddito che permettono di pagare tasse con le aliquote più alte; sicuramente non è perseguire l´indebitamento del comune con mutui e altro per attuare svincoli autostradali poiché, per la nostra realtà economica e ambientale, sono più che sufficienti quelli che già abbiamo specie se devono essere effettuati con i soldi dei cittadini; sicuramente non serve comprare e svendere strutture pubbliche per fare finanza creativa.
Io credo che per raggiungere livelli di qualità della vita ottimale occorre partire dalle piccole cose che poi sono grandi, tanto grandi che sembrano scontate, troppo scontate per cui i sindaci che si sono avvicendati non hanno ritenuto necessario scommettersi.
Prima di tutto analizzare quali sono le risorse che madre natura o meglio il grande Creatore ha messo a disposizione della popolazione per grazia e cercare di mantenerle intatte con la pulizia e l´igiene, difendendole da animali e persone che possono distruggere. Un esempio scontato, troppo scontato, è il mare e la spiaggia. Qualità della vita è poter gustare un bagno in un m are pulito e non inquinato per colpa dei depuratori o quant´altro, senza sporcizia sulla spiaggia; è poter fare una passeggiata gustando i tramonti di mille colori che la natura ci offre, senza gli odori nauseabondi di cassonetti, di fognature di puzze di pipì di cani; è poter fare in zona di mare una bella passeggiata in bicicletta senza rischiare di essere messi sotto qualche macchina , magari su una pista ciclabile che attraversi tutto il paese.
Qualità della vita è essere sicuri di poter bere acqua potabile senza eccessi di cloro; è essere certi di avere un acquedotto con tubature intatte e nuove senza perdite e senza guasti con il rischio di rimanere per giornate intere senza; forse su questo magari un investimento anche con la tassa- obiettivo non sarebbe male ma credo sia troppo scontato. E che dire della rete fognante funzionante ed efficiente per tutto il paese? Anche questa è una cosa troppo scontata. Mi ricordo che al tempo di fine anni ottanta e inizio anni novanta un " grande sindaco" a qualcuno che sollecitava che si facessero finalmente le fognature disse: "S. Teresa non ha bisogno delle fognature ma di altro" anche lui pensava "a grandi opere". Mi ricordo che una mia amica di "Città insieme" gli rispose: "E´ come avere le maniglie d´oro alle porte della stanza da bagno e non avere il WC". Purtroppo la tragedia per S. Teresa continua ad essere lo stessa.
Qualità della vita significa differenziazione dei rifiuti con l´ottica di rifiuti ZERO togliendo finalmente i cassonetti; significa predisporre delle zone per i cani con pulizia frequente considerato che il fenomeno di persone che hanno animali è aumentato; qualità della vita significa affrontare i problemi e risolverli anche quello fin troppo scontato dei topi e delle blatte grosse quanto un topo a momenti, che passeggiano per le vie del paese e del lungomare, le blatte invadono anche le case; qualità della vita è prendere le aziende migliori e competenti per le disinfestazioni e disinfezioni del paese perché sanno quando e come intervenire.
Qualità della vita è la democrazia quella vera, quella per cui si accettano le critiche per migliorare e non significa circondarsi di codazzi di persone che ti incensano perché vogliono un lavoro dignitoso o per avere favori particolari. Democrazia è anche applicare i regolamenti specie quelli che sono nati dalla partecipazione e dall´impegno dei cittadini per la difesa della salute pubblica per esempio quello che regolamenta l´installazione delle antenne di telefonia mobile. Oggi un sindaco dovrebbe lavorare dalla mattina alla sera cercando di creare condizioni di lavoro, di facilitare; dovrebbe pensare a fare case popolari, a inventare politiche sociali e giovanili che dessero speranza ai giovani, a garantire l´assistenza agli anziani sempre più soli, sempre più inutili che hanno malattie invalidanti e dolorose, mantenere e creare servizi sanitari sempre più all´avanguardia per disabili, a valorizzare le risorse umane "unico grande patrimonio insieme a quello ambientale".
Ma avete ragione queste cose sono troppo scontate, purtroppo non fanno consenso. A volte se i nostri amministratori comunali avessero presente i criteri dell´amministrazione del buon padre di famiglia forse le cose quelle che servono, quelle semplici si farebbero senza generare debiti e tutti forse starebbero meglio. Troppo scontato anche questo. Mi piacerebbe uno stile sobrio di governare senza proclami, senza fotografie e video, "senza sfilate" per mostrarsi, per farsi pubblicità.
Lavorare nel silenzio, per esercitare la forma più alta di carità : la politica, come dice Papa Francesco, pensando di essere solo servi inutili, messi a disposizione del Bene Comune, guardando "alle periferie" dove si vive nella precarietà esistenziale e morale.
Sicuramente non sono i progetti megagalattici che servono; sicuramente non è lo spreco di denaro pubblico in un periodo di crisi pesante che le famiglie stanno sperimentando perché non ci sono posti di lavoro e fonti di reddito che permettono di pagare tasse con le aliquote più alte; sicuramente non è perseguire l´indebitamento del comune con mutui e altro per attuare svincoli autostradali poiché, per la nostra realtà economica e ambientale, sono più che sufficienti quelli che già abbiamo specie se devono essere effettuati con i soldi dei cittadini; sicuramente non serve comprare e svendere strutture pubbliche per fare finanza creativa.
Io credo che per raggiungere livelli di qualità della vita ottimale occorre partire dalle piccole cose che poi sono grandi, tanto grandi che sembrano scontate, troppo scontate per cui i sindaci che si sono avvicendati non hanno ritenuto necessario scommettersi.
Prima di tutto analizzare quali sono le risorse che madre natura o meglio il grande Creatore ha messo a disposizione della popolazione per grazia e cercare di mantenerle intatte con la pulizia e l´igiene, difendendole da animali e persone che possono distruggere. Un esempio scontato, troppo scontato, è il mare e la spiaggia. Qualità della vita è poter gustare un bagno in un m are pulito e non inquinato per colpa dei depuratori o quant´altro, senza sporcizia sulla spiaggia; è poter fare una passeggiata gustando i tramonti di mille colori che la natura ci offre, senza gli odori nauseabondi di cassonetti, di fognature di puzze di pipì di cani; è poter fare in zona di mare una bella passeggiata in bicicletta senza rischiare di essere messi sotto qualche macchina , magari su una pista ciclabile che attraversi tutto il paese.
Qualità della vita è essere sicuri di poter bere acqua potabile senza eccessi di cloro; è essere certi di avere un acquedotto con tubature intatte e nuove senza perdite e senza guasti con il rischio di rimanere per giornate intere senza; forse su questo magari un investimento anche con la tassa- obiettivo non sarebbe male ma credo sia troppo scontato. E che dire della rete fognante funzionante ed efficiente per tutto il paese? Anche questa è una cosa troppo scontata. Mi ricordo che al tempo di fine anni ottanta e inizio anni novanta un " grande sindaco" a qualcuno che sollecitava che si facessero finalmente le fognature disse: "S. Teresa non ha bisogno delle fognature ma di altro" anche lui pensava "a grandi opere". Mi ricordo che una mia amica di "Città insieme" gli rispose: "E´ come avere le maniglie d´oro alle porte della stanza da bagno e non avere il WC". Purtroppo la tragedia per S. Teresa continua ad essere lo stessa.
Qualità della vita significa differenziazione dei rifiuti con l´ottica di rifiuti ZERO togliendo finalmente i cassonetti; significa predisporre delle zone per i cani con pulizia frequente considerato che il fenomeno di persone che hanno animali è aumentato; qualità della vita significa affrontare i problemi e risolverli anche quello fin troppo scontato dei topi e delle blatte grosse quanto un topo a momenti, che passeggiano per le vie del paese e del lungomare, le blatte invadono anche le case; qualità della vita è prendere le aziende migliori e competenti per le disinfestazioni e disinfezioni del paese perché sanno quando e come intervenire.
Qualità della vita è la democrazia quella vera, quella per cui si accettano le critiche per migliorare e non significa circondarsi di codazzi di persone che ti incensano perché vogliono un lavoro dignitoso o per avere favori particolari. Democrazia è anche applicare i regolamenti specie quelli che sono nati dalla partecipazione e dall´impegno dei cittadini per la difesa della salute pubblica per esempio quello che regolamenta l´installazione delle antenne di telefonia mobile. Oggi un sindaco dovrebbe lavorare dalla mattina alla sera cercando di creare condizioni di lavoro, di facilitare; dovrebbe pensare a fare case popolari, a inventare politiche sociali e giovanili che dessero speranza ai giovani, a garantire l´assistenza agli anziani sempre più soli, sempre più inutili che hanno malattie invalidanti e dolorose, mantenere e creare servizi sanitari sempre più all´avanguardia per disabili, a valorizzare le risorse umane "unico grande patrimonio insieme a quello ambientale".
Ma avete ragione queste cose sono troppo scontate, purtroppo non fanno consenso. A volte se i nostri amministratori comunali avessero presente i criteri dell´amministrazione del buon padre di famiglia forse le cose quelle che servono, quelle semplici si farebbero senza generare debiti e tutti forse starebbero meglio. Troppo scontato anche questo. Mi piacerebbe uno stile sobrio di governare senza proclami, senza fotografie e video, "senza sfilate" per mostrarsi, per farsi pubblicità.
Lavorare nel silenzio, per esercitare la forma più alta di carità : la politica, come dice Papa Francesco, pensando di essere solo servi inutili, messi a disposizione del Bene Comune, guardando "alle periferie" dove si vive nella precarietà esistenziale e morale.
Annabella Sgroi