Aziende private siciliane modello di efficienza: autolinee i costi sono pari a quelli della Svezia.
01-01-2015 22:16 - ECONOMIA E FINANZA
Traghetti, treni, autobus. La mobilità in Italia è un argomento che scotta. Nella duplice veste di utenti e contribuenti, se sono da preferire i traghetti piuttosto che gli aliscafi, la ferrovia piuttosto che i pullman, società pubbliche piuttosto che private, ciò che conta veramente è conoscere le sorti di uno dei servizi più importanti per la collettività. Negli ultimi trent´anni, malgrado gli sforzi, la maggior parte delle società di trasporto pubblico partecipate, da Nord a Sud, consumano più denaro che gasolio, non fanno un euro di utile e hanno costi ormai ingiustificabili agli italiani.
In Sicilia, come nel resto d´Italia, la vita del viaggiatore non è mai troppo facile. Qui la situazione è ancora più paradossale perché per spostarsi, nell´attesa dei treni veloci, non esistono alternative valide al trasporto su gomma (se non l´auto privata); e poi perché alle enormi difficoltà della partecipata regionale Ast si contrappongono aziende private (circa 110) con servizi soddisfacenti e al costo più basso d´Italia.
Un modello di efficienza: 0,95 euro per ogni chilometro extra-urbano percorso, in linea, secondo i dati di una ricerca internazionale di Earchimede per la Commissione Ue dei Trasporti, con gli standard svedesi, inferiore a Germania, Francia, Olanda e Belgio, oltre che al resto d´Italia.
Dai dati elaborati da Isfort, Istituto di formazione superiore sui Trasporti, in Italia si attesta una media intorno a 2,2 €/km: per esempio in Lombardia il costo è di 1,40 €/km, in Valle d´Aosta di 1,85 €/km, in Emilia Romagna di 1,47 €/km, in Campania 1,99 €/km.
I privati sono, dunque, preziosi alleati per la qualità e l´efficienza dei servizi e per le casse della Regione. Dal 1996 al 2014, grazie all´efficienza dei privati, a parità di chilometri extraurbani (80 milioni) percorsi, la Sicilia, se confrontata con la Lombardia (36 milioni di euro annui) ha risparmiato 642 milioni di euro.
Efficienza che migliora l´immagine dei trasporti su gomma siciliani e che manca in altre realtà italiane. Anche dove sono state indette gare proprio per raggiungere questi stessi obiettivi.
Ma cosa sta alla base dell´efficacia delle imprese siciliane?
Da un lato i rimborsi chilometrici molto bassi costringono le aziende di servizi di trasporto privato siciliane a un maggiore rigore in termini di costi; e dall´altro, per aumentare gli incassi e garantire una copertura, ancorché minima a tutto il territorio, grazie a una certa libertà di pianificazione dei servizi, cercano strategicamente di mantenere l´offerta sempre più aderente ai bisogni della domanda in modo da non venire meno alla funzione sociale e territoriale del servizio.
Interesse della collettività obiettivo raggiunto, verrebbe da dire...
Articolo di Licia Floridia
In Sicilia, come nel resto d´Italia, la vita del viaggiatore non è mai troppo facile. Qui la situazione è ancora più paradossale perché per spostarsi, nell´attesa dei treni veloci, non esistono alternative valide al trasporto su gomma (se non l´auto privata); e poi perché alle enormi difficoltà della partecipata regionale Ast si contrappongono aziende private (circa 110) con servizi soddisfacenti e al costo più basso d´Italia.
Un modello di efficienza: 0,95 euro per ogni chilometro extra-urbano percorso, in linea, secondo i dati di una ricerca internazionale di Earchimede per la Commissione Ue dei Trasporti, con gli standard svedesi, inferiore a Germania, Francia, Olanda e Belgio, oltre che al resto d´Italia.
Dai dati elaborati da Isfort, Istituto di formazione superiore sui Trasporti, in Italia si attesta una media intorno a 2,2 €/km: per esempio in Lombardia il costo è di 1,40 €/km, in Valle d´Aosta di 1,85 €/km, in Emilia Romagna di 1,47 €/km, in Campania 1,99 €/km.
I privati sono, dunque, preziosi alleati per la qualità e l´efficienza dei servizi e per le casse della Regione. Dal 1996 al 2014, grazie all´efficienza dei privati, a parità di chilometri extraurbani (80 milioni) percorsi, la Sicilia, se confrontata con la Lombardia (36 milioni di euro annui) ha risparmiato 642 milioni di euro.
Efficienza che migliora l´immagine dei trasporti su gomma siciliani e che manca in altre realtà italiane. Anche dove sono state indette gare proprio per raggiungere questi stessi obiettivi.
Ma cosa sta alla base dell´efficacia delle imprese siciliane?
Da un lato i rimborsi chilometrici molto bassi costringono le aziende di servizi di trasporto privato siciliane a un maggiore rigore in termini di costi; e dall´altro, per aumentare gli incassi e garantire una copertura, ancorché minima a tutto il territorio, grazie a una certa libertà di pianificazione dei servizi, cercano strategicamente di mantenere l´offerta sempre più aderente ai bisogni della domanda in modo da non venire meno alla funzione sociale e territoriale del servizio.
Interesse della collettività obiettivo raggiunto, verrebbe da dire...
Articolo di Licia Floridia