Teatro antico di Taormina Canoni d´affitto raddoppiati: 3.000 euro al giorno per i concerti.

08-12-2015 15:57 -

A nulla è servito il grido d´allarme lanciato dagli operatori culturali, ne le interlocuzioni di Federalberghi e Confindustria Sicilia. 11 nuovo regolamento sull´utilizzo del Teatro Antico di Taormina è lì, nero su bianco, il decreto ieri è stato firmato dal dirigente generale Gaetano Pennino: di fatto, dal 2017, vengono raddoppiati i canoni di affitto del teatro - 3.000 euro al giorno per gli spettacoli e i concerti, 2.000 per le rassegne culturali -, ma soprattutto verranno conteggiati anche i giorni di prove: 10% dell´importo del canone per i primi due giorni di prove, canone intero dal terzo in poi.

Ma il discorso sul Teatro Antico è più articolato e riguarda soprattutto la programmazione degli eventi. Il tentativo - già avviato altre volte senza risultato - è infatti quello di ottenere ad inizio d´anno un calendario completo da proporre ai tour operator. Quest´anno resta ancora tutto fermo - per questo periodo transitorio, canoni uguali al passato - ma dal prossimo si cambia: entro il 30 settembre 2016 dovranno essere presentate le richieste per il 2017 e una commissione qualificata dovrà vagliarle entro gennaio.

Dall´Assessorato, da poche settimane guidato dall´avvocato cassazionista catanese Carlo Vermiglio, fanno sapere che il tentativo è quello di dare direttive con modalità chiare e precise, in maniera da far lavorare velocemente la commissione che metterà a punto la stagione completa. A nulla è dunque servito l´accorato appello degli operatori culturali, soprattutto catanesi, promosso da Nuccio La Ferlita per Musica&Suoni.

«Mai più grandi concerti al Teatro Antico di Taormina, questo sarebbe il risultato se venisse pubblicato il bando che regolamenterebbe i criteri per le concessioni d´uso del teatro - scrivevano pochi giorni fa gli operatori -; l´assessorato regionale ai Beni Culturali lo scorso anno bloccò per alcuni mesi le concessioni facendo saltare i concerti di Santana e di Stevie Wonder, quest´anno, per fare peggio, si aspetta da Agosto con il risultato che sono ormai persi David Gilmour e i Muse e stanno per saltare anche i grandi nomi italiani, determinando un grave danno economico all´industria musicale siciliana, alle casse regionali e al settore turistico alberghiero.

Alcuni burocrati si sono convinti ad aumentare i canoni di quasi 100%, e adottare un criterio di concessione farraginoso e lacunoso, obbligando gli organizzatori a rinunciare ai concerti al Teatro Antico. Pensare di aumentare i canoni è follia; dopo anni di interlocuzione politica in cui si discuteva di sgravare i privati dal costo, adesso si pensa addirittura di raddoppiarli. Oggi i privati siciliani sono operatori culturali eroi dell´impresa, quelli che in una Sicilia che sprofonda, si sfalda, crolla, smotta, continuano ad investire nel loro lavoro. L´aumento dei canoni porterebbe a scoraggiare definitivamente ogni iniziativa».

(·SIT·) SIMONETTA TROVATO