Messina - Lotta al lavoro nero: sospese tre attività ed elevate sanzioni per 70 mila euro.

10-12-2014 23:28 -

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Messina, negli ultimi quindici giorni hanno proseguito nei controlli aziendali a Messina e in tutta la provincia. Nell´ambito di questi servizi finalizzati al contrasto del lavoro "nero", d´intesa con il direttore della Direzione Territoriale del Lavoro di Messina, l´Arma peloritana e gli ispettori del lavoro civili, hanno sottoposto a vigilanza ispettiva varie aziende fra commercio, edilizia e trasporti.

I Carabinieri e gli Ispettori del Lavoro hanno complessivamente:

ispezionate 52 aziende e verificate 83 posizioni lavorative a Messina e provincia;
scoperto 14 lavoratori "in nero": non tutte le posizioni "in nero" prevedono anche la sospensione dell´attività imprenditoriale che interviene solo laddove il numero dei lavoratori in nero sia uguale o superi il 20% dei lavoratori dipendenti;
intimato la sospensione dell´attività imprenditoriale di un´impresa commerciale a Brolo(Me) per avere impiegato 1 lavoratore "in nero" su 2 presenti al momento del controllo;
sospesa una seconda attività imprenditoriale di un´impresa commerciale a Capri Leone(Me) per avere impiegato 1 lavoratore "in nero" su 3 presenti al momento del controllo;
sospesa una terza attività imprenditoriale di un´impresa commerciale a Torrenova(Me) per avere impiegato 1 lavoratore "in nero" su 3 presenti al momento del controllo;
deferito alla Procura della Repubblica un imprenditore commerciale di S. Stefano di Camastra(Me) per avere utilizzato un impianto di videoregistrazione e sorveglianza senza l´autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro di Messina, né accordo sindacale.

I 3 commercianti sospesi hanno subito ottemperato alle prescrizioni ed regolarizzati i dipendenti in nero versando le sanzioni aggiuntive per un totale di 11850,00€. Tutti i commercianti nei cui esercizi sono stati scoperti i 12 lavoratori in nero dovranno versare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori non corrisposti ai dipendenti, oltre a corrispondere una maxi sanzione di 4000€ per ogni lavoratore scoperto "in nero". Sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 70.000,00€ : come già detto in passato il "lavoro nero" allorché emerge costa di più del lavoratore tutelato a norma di legge.