Taormina: 11 milioni e mezzo di crediti non riscossi da recuperare

14-04-2023 22:38 -

Taormina - E' spiacevole notare come, nonostante il ritorno a una contabilità di livello accettabile, Taormina faccia ancora fatica a trovare risorse da spendere per gli investimenti, dato che le spese correnti stimate in previsione per circa 29 milioni di euro, superano di gran lunga le risorse destinate in conto capitale, dove troviamo appena 7 milioni e mezzo per l’anno in corso, 8,8 milioni per il 2024, e poi poco meno di 6 milioni nel 2025.

Tutte risorse che verranno meno allo sviluppo del territorio. D’altro canto è innegabile lo sforzo fatto negli ultimi anni dagli uffici finanziari di Palazzo dei Giurati e dalla gestione commissariale per recuperare il terreno perduto, cominciando da un’accurata attività di confronto con i creditori, che ha portato alla luce un passivo reale di circa 63 milioni di euro, da cui si è lavorato per giungere ad accordi transattivi.

Così come, allo stesso tempo, è stata avviata un’intensa attività di recupero crediti che ha permesso di quantificare oltre 11 milioni e mezzo di tributi non riscossi negli anni passati. Un milione di euro è stato sin ora recuperato, mentre le somme da riscuotere sono state quantificate ancora in circa 7 milioni. L’organo commissariale, presieduto da Lucio Catania, affiancato da Maria Di Nardo e Tania Giallongo, ha monitorato l’attività del concessionario del servizio di riscossione coattiva, la Sogert, che ha quantificato le somme per singolo tributo comunale.

Sul fronte Imu si parla addirittura di 9 milioni di euro non riscossi, di qui un terzo ormai inesigibili, dal 2013 al 2017, con avvisi di riscossione che intanto hanno portato a recuperare quasi 820 mila euro.

Sul fronte Tari invece, sono stati rendicontanti circa 2 milioni di euro non riscossi, dal 2014 al 2018, provvedendo intanto a recuperare circa 125 mila euro.


Fonte: Quotidiano di Sicilia di "Massimo Mobilia"