S. Teresa di Riva: Nuovo spettacolo al Nuovo Teatro Val D'Agrò. In scena "Si dubita sempre delle cose belle: parole d'amore e di letteratura"

25-03-2022 17:55 -

Al Nuovo Teatro Val D'Agrò andrà in scena, sabato 26 alle ore 20.30 e domenica 27 alle ore 18.30, lo spettacolo “Si dubita sempre delle cose belle: parole d'amore e di letteratura” con Liliana Randi e Angelo D'Agosta per la regia di Giovanni Anfuso, tratto dal carteggio d'amore tra Federico De Roberto ed Ernesta Valle Ribera, firmato da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily con produzioni Raffaello.

Un'ardente storia d'amore, ricostruita attraverso le numerose lettere dei due amanti intercorsa tra il 1897 fino al 1916, periodo che è segnato dalla collaborazione di De Roberto al giornale Corriere della Sera. La corrispondenza tra i due amanti (ora lette, ora recitate), sottolinea la fragilità di un uomo e di una donna che per sei anni hanno vissuto un amore romantico, passionale, intenso, ma con il timore, come tutti gli innamorati, che potesse prima o poi finire.

Un'ardente storia d'amore che ci rivela aspetti ignorati dell'autore partenopeo e insieme della vita mondana, sociale, culturale dei due poli fra cui si snoda, Milano e Catania, dalla fine dell'Ottocento ai primi del Novecento. Una storia proibita che avrebbe potuto suscitare scandalo nella neonata Italia.

Quest'amore carnale e passionale, come tutte le storie che non potrebbero essere, si conclude con la decisione più dolorosa: lasciarsi! Decisione più volte rimandata, perché, come scrive Ernesta, “Ogni gioia col dolore si compra”.

Il regista Giovanni Anfuso in un'intervista recente s'interroga sul “perché Federico De Roberto, tra i più originali e genuini autori etnei e autore de “I Vicerè”, non sia diventato il nostro Fëdor Dostoevskij. Tanti fattori concorrono alla fortuna di un autore: la casa editrice, la fortuna, il caso, e talvolta anche il rapporto con la famiglia. Con i genitori e in particolare con la madre, come in questo caso. Attraverso l'epistolario tra De Roberto ed Ernesta Valle Ribera – ha concluso il regista - ricostruiamo anche questo rapporto tra Federico e donna Marianna Asmundo, l'ingombrante madre dello scrittore”.

La Compagnia Sikilia e il suo Direttore, Cettina Sciacca, stanno cercando, non con poche difficoltà e timori, di portare avanti la stagione teatrale 2022 e riuscire a concluderla.
Proprio a tal proposito i Sikilia desiderano ringraziare di cuore tutti coloro che hanno creduto in loro e li hanno supportati con i fatti, con un sostegno economico, nonostante le difficoltà in tutti i settori, che li hanno sostenuti con gli abbonamenti e i biglietti, con la generosità e la stima di cui sono stati circondati in questo durissimo periodo che ancora, purtroppo, non è finito.
Senza l'aiuto di tutti sarebbe stato impossibile riaprire il Teatro.

Noi Sikilia, operatori dello spettacolo dal vivo, esprimiamo "forte preoccupazione" per la "condizione di crisi" in cui versa l'intero comparto.

Grave è la generale crisi economica che minaccia e mette a rischio compagnie, associazioni, artisti, tecnici e i centinaia di lavoratori dello spettacolo. Il Teatro è vita ed è un bene comune. Aiutateci a tenerlo vivo e aperto.
Venite al Teatro, gli Enti locali devono sostenere il Teatro e la Cultura.

Fonte: Redazione