A breve, dunque, la Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal governatore siciliano
Nello Musumeci, potrà contare anche sullo strumento che consentirà agli uffici di far partire i lavori.
L'intervento, atteso da oltre dieci anni, mira a consolidare una zona resa particolarmente fragile dalla presenza del torrente San Paolo. A destare preoccupazione, in particolare, è il costone roccioso che sovrasta la sponda destra del corso d'acqua. Si tratta di un'area che ha un'estensione di circa 1.300 metri quadrati e per la quale si dovrà intervenire con reti, tiranti, funi d'acciaio, travi, paratie di pali e un sistema di canalette per la raccolta e il convogliamento delle acque piovane.
Una capillare operazione di messa in sicurezza in grado di arrestare i movimenti del terreno, che hanno già lesionato alcuni edifici, e restituire così serenità agli abitanti della zona.