Furci Siculo: vietata la coltivazione e regole per la vendita delle "fave"

24-03-2021 12:56 -


Furci Siculo - Per chi coltiva “fave”nel raggio di 300 metri dalle abitazioni, adesso non lo più fare, rifacendosi all'art. 15 del Regolamento Comunale di Polizia Rurale approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 23 Aprile 2018 con l'ordinanza N. 25 del 23 Marzo 2021 il Sindaco di Furci Siculo – Matteo Francilia – ha firmato “il divieto di coltivazione delle fave”. “In tutto il territorio comunale è fatto divieto assoluto di coltivazione e stoccaggio di fave nel raggio di 300 metri dalle abitazioni private sia in centro che in periferia. Lo stesso divieto è esteso, sempre nel raggio di 300 metri, a strutture sanitarie, scuole di ogni ordine e grado, istituti residenziali, edifici pubblici (cimiteri, impianti sportivi, uffici postali e luoghi di culto)”.

Le conseguenze di tale ordinanza? Chi possiede delle coltivazioni di fave in atto è tenuto a rimuoverle, come si legge nella nota sindacale “esse dovranno essere immediatamente spiantate, rimosse e/0 distrutte, a cura dei coltivatori stessi”

Regole anche per la vendita delle fave fresche: qui entrano in gioco le attività commerciali, la vendita di fave fresche in sede fissa (supermercati, botteghe, ecc), nelle aree pubbliche autorizzate in forma itinerante e non (ambulanti), è consentita a condizione che i prodotti siano preconfezionati in sacchetti e dando corretta pubblicità della vendita con cartelli di dimensioni minime 30x40 cm.

Niente vendita fave sfuse: per tutte le attività commerciali è fatto divieto di porre in esposizione e vendita di fave fresche fuse.
Tutto ciò non basta, occorre mettere anche specifica dicitura: avviso per i cittadini a rischio di crisi emolitica da favismo: in questo esercizio commerciale sono esposte ed in vendita fave fresche.

Non è finita: nelle attività commerciali tale cartello deve essere posto bene in vista sia agli ingressi per il pubblico sia nel settore di sommistrazione e di vendita. Stesso dicasi per i ristoranti “deve essere posto bene in vista agli ingressi per il pubblico, per le attività su aree pubbliche e private “bene in vista sul punto di vendita”

Multe per chi non rispetta tale ordinanza: a chi trasgredisce sarà applicata una sanzione amministrativa che va da 77,47 a 154 euro, oltre ad essere deferito all'Autorità Giudiziaria.

Ricorso contro tale ordinanza: l'ordinanza sindacale può essere impugnato facendo ricorso gerarchico al Prefetto entro 30 giorni decorrrenti dalla pubblicazione all'Albo Pretorio, al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla pubblicazione, o in ulteriore alternativa, entro 120 giorni dalla pubblicazione, ricorso straordinario al Presidente della Regione Sicilia.

Chi tocca fare rispettare l'ordinanza? E' compito del corpo di polizia comunale a vigilare sull'osservanza della suddetta ordinanza sindacale firmata dal primo cittadino Matteo Francilia sul divieto di coltivazione e regole sulla vendita delle fave sul territorio furcese.