Archeoclub completa la guida digitale di S. Alessio, attraverso il cellulare le attrattive culturali del centro jonico.

16-08-2020 02:00 -

S. Alessio - A chi passeggia per S.Alessio e vuole avere notizie su ciò che ha di fronte, gli basterà avere un semplice cellulare. Per leggerne o ascoltarne la descrizione, potrà visualizzare il QR Code che troverà sui pannelli già collocati nei pressi dei beni culturali oppure collegarsi a https://izi.travel/it/0afc-sant-alessio-siculo/it.

All’ufficio turistico del comune, e presto anche presso le attività del comune, troverà anche il codice per leggere o ascoltare la spiegazione di tutte le princi-pali attrattive culturali del comune. Potrà farlo sia in italiano che in inglese. Archeoclub ha infatti ultimato nei giorni scorsi la consegna degli ultimi pannelli esplicativi, già collocati e funzionanti, con i Qr Code che grazie all’applicazione “Izi.travel”, consentono il servizio audio guida, come nei principali musei ed in tantissimi siti culturali.

A S. Alessio è stato realizzato un tour generale del paese con undici tappe e una guida specifica per ognuna delle principali attrazioni culturali. Si parte dalla zona sud, da S. Margherita, al confine con Forza d’Agrò, con la chiesetta di S. Margherita e le fornaci; poi il Castello, col pannello di Qr Code collocato sul lun-gomare, proprio sotto ai suoi piedi; la chiesa della Madonna del Carmelo, che fu anche di S. Nicola dei Greci e teatro dell’incontro tra Gerasimo e Ruggero II da cui nacque il monastero dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò; il quadro seicentesco al suo interno, forse del pittore alessese Quagliata; il lavatoio antico; la storie dei relitti delle navi romane sommerse oggetto di prospezioni subacquee nel 1999; il quartiere di Mezzo e la casa delle decime, dove i contadini si recavano a pa-gare la tassa; la chiesa della Madonna delle Grazie e la chiesa madre; Villa Ge-novesi e la chiesa di S. Nicola a Lacco.

La mappa sarà presto resa disponibile anche in formato cartaceo e verrà presentata nel corso di un’apposita iniziativa.
Le audioguide di Archeoclub andranno anche a potenziare anche l’app che il comune sta realizzando. L’intero progetto è stato coordinato e curato dalla socia arch. Ketty Tamà, con un team di soci, tra cui anche Mimmo Costa e Salvatore Mosca. È stato fortemente voluto dall’assessore al ramo, Virginia Carnabuci, e dall’amministrazione comunale che aveva anche predisposto un contributo a favore dell’associazione “che ringrazio – scrive l’assessore – per il supporto in questa iniziativa a cui te-nevamo particolarmente. È uno strumento di divulgazione importante per i no-stri siti, spesso poco conosciuti dai visitatori, malgrado S. Alessio non sia soltan-to il suo splendido mare ma può contare su un’offerta turistica completa, con attrazioni culturali che intendiamo valorizzare come meritano e la mappa si inse-risce in questa idea promozionale” .

“È stata un’esperienza davvero coinvolgente – prosegue Filippo Brianni – per-ché realizzando questa mappa abbiamo scoperto nuovi dettagli di S. Alessio, quindi noi per primi abbiamo imparato a conoscere una S. Alessio che ha molto di più di quanto sembri. Peraltro, grazie all’apporto dei soci volontari, stiamo spendendo molto meno di quanto si era previsto e quindi dal contributo tratter-remo solo le somme necessarie, il resto resterà al comune che speriamo possa reinvestirlo in altre iniziative culturali”.

“Si tratta – dice la curatrice Ketty Tamà – di una divulgazione condivisa; chiun-que voglia contribuire con notizie storiche sui beni culturali inseriti o su altri, può contattare Archeoclub e provvederemo ad aggiornarla. Del resto, dopo la scomparsa di Sebastiano Tusa abbiamo fatto nostro il suo motto, concreto ed operativo: la mia stella polare è il dovere di divulgazione".

“L’obiettivo – conclude Brianni – è fare in modo che presto tutto il nostro territorio jonico sia coper-to da questa forma di guide digitali, che abbatte i costi rispetto alle guide tradizionali, sono sempre modificabili ed hanno l’ulteriore vantaggio di essere facilmente reperibili e consultabili, necessitando solo di un telefonino. Richiedono soltanto studi attenti ed attendibili e le traduzioni almeno in inglese. Eravamo partiti con la Chiesa di S. Pietro e Paolo a Casalvecchio Siculo, abbiamo già co-perto Roccafiorita, il sito archeologico di Scifì, la chiesa delle Preci di Limina, altri singoli beni e presto speriamo di concludere Gallodoro. A S. Alessio, la sen-sibilità del comune e la volontà di dare vita ad iniziative utili e moderne ha no-tevolmente agevolato il nostro compito”.