Messina: Entra in vigore la banca dati. "Stop" del Consiglio di Stato su richiesta della Lamorgese. "Mi vogliono uccidere" dichiara Cateno De Luca.

08-04-2020 12:53 -

È entrata in vigore stamattina a Messina l’ordinanza del Sindaco Cateno De Luca che ha istituito una banca dati on line per disciplinare gli arrivi nello Stretto di Messina. Stamane il Sindaco ha effettuato alcuni controlli con la polizia municipale alla Rada San Francesco per verificare se i passeggeri che sbarcano dai traghetti siano registrati o meno. (Vedi il primo video).

Entra in azione il Consiglio di Stato: L’applicazione dell’ordinanza ha avuto lo “stop” da parte del Consiglio di Stato, interpellato dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, con un documento della prima sezione pubblicato ieri sera, ha espresso con la massima urgenza all’annullamento, in via straordinaria, dell'ordinanza del Sindaco di Messina Cateno De Luca che subordina l'attraversamento dello Stretto alla registrazione sulla piattaforma comunale www.sipassaacondizione.comune.messina.it.

Lo stop non è ancora materialmente arrivato e la giunta De Luca sta già studiando le contromosse da intraprendere, intanto l’Assessore Dafne Musolino ha dichiarato “ci vorranno ore. Intanto noi stiamo studiando come rispondere"

L'obiettivo della Lamorgese: Il ministro punta all'annullamento dell'ordinanza entrata in vigore a mezzanotte, che impone a “chiunque intende fare ingresso in Sicilia attraverso il porto di Messina, sia che viaggi a piedi sia che viaggi a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto" l'obbligo di registrarsi, almeno 48 ore prima della partenza, sul sito comunale, fornendo una serie di dati identificativi e di informazioni personali, e di “attendere il rilascio da parte del Comune di Messina del nulla osta allo spostamento”.

La prima sezione di Palazzo Spada ha evidenziato che “l’istituto dell’annullamento straordinario a tutela dell’unita’ dell’ordinamento evidenzia oggi una sua rinnovata attualita’ e rilevanza, proprio a fronte di fenomeni di dimensione globale quali l’attuale emergenza sanitaria da pandemia che affligge il Paese, al fine di garantire il razionale equilibrio tra i poteri dello Stato e tra questi e le autonomie territoriali’. Tale potere, spiega la sezione, “trova la sua ragion d’essere nell’obbligo gravante sul presidente del Consiglio dei ministri, sancito dall’articolo 95 della Costituzione, di assicurare il mantenimento dell’unita’ di indirizzo politico ed amministrativo, nel quadro di unita’ e di indivisibilita’ della Repubblica, di cui all’articolo 5 della Costituzione “.

Dunque, in presenza di “emergenze di carattere nazionale – conclude il Consiglio di Stato – pur nel rispetto delle autonomie costituzionalmente tutelate, vi deve essere una gestione unitaria della crisi per evitare che interventi regionali o locali possano vanificare la strategia complessiva di gestione dell’emergenza, soprattutto in casi in cui non si tratta solo di erogare aiuti o effettuare interventi ma anche di limitare le liberta’ costituzionali”. Al parere seguirà una deliberazione del Consiglio dei ministri che dovra’ essere recepita con decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La risposta di Cateno De Luca “il ministro Lamorgese: “L’ordinanza rimane valida, nessuna revoca. Continueremo a fare i controlli e i risultati della banca dati dimostrano che è un modo scientifico per controllare gli ingressi. Non basta il parere del Consiglio di Stato, ma che si riunisca il Consiglio dei Ministri per deliberare l’annullamento dell’ordinanza. E tale delibera a sua volta deve essere recepita dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e pubblicata in Gazzetta ufficiale. Il tutto in piena guerra contro il Coronavirus, fa la guerra al Sindaco De Luca. Lei non pensa, ma agisce con supponenza, così ucciderà i Sindaci e la democrazia. Io sono stato eletto, lei invece no. Lei non rappresenta la democrazia, ma semplicemente il frutto della peggiore burocrazia. (guarda il secondo video)