ARS: L'Associazione "Amici di Onofrio Zappalà" presenta il libro "Dalla strage di Bologna - Quindici su Quaranta".

04-01-2020 17:12 -

Siamo entrati nel 2020 e di conseguenza in quello che sarà il 40° Anniversario della strage di Bologna, che ha segnato tra le sue 85 vittime innocenti la morte di Onofrio Zappalà, nostro conterraneo e compagno di Liceo negli anni 1967/1972.

L'Associazione “Amici di Onofrio Zappalà” che si onora di portare il suo nome, nel prendere atto del tempo trascorso e dell'impegno profuso, soprattutto in questi ultimi quindici anni, non può che porsi in prima linea affinché alla fine di questo quarto decennio, si abbia una particolare attenzione per la sua storia e la sua memoria contestualmente alla storia ed alla memoria di quella che, nel nostro Paese, è stata definita la più grossa e sanguinaria strage; un vero e proprio eccidio, in tempo di pace, che non ha eguali.

Pronti, allora, ad iniziare con un evento, il primo ci auguriamo di una lunga serie, che ci darà modo di collocare nel tempo una storia a noi molto cara e molto dolorosa, vissuta in prima persona e che vogliamo rimanga scolpita a chiare lettere: una storia nella storia.

Il 15 Gennaio uscirà in anteprima un nostro libro dal titolo: "dalla strage di Bologna - Quindici su Quaranta". Il testo, scritto da Natale Caminiti e Antonello D'Arrigo, parte dal ricordo di Onofrio Zappalà, la sua vita, gli anni spensierati del Liceo, gli anni che lo videro lottare per realizzare il proprio futuro, gli anni che lo videro innamorato, le sue ansie, i suoi sogni, le sue speranze, la mattina di quel 2 agosto, i giorni a seguire.

Si parla della strage, dell'orrore che generò in tutto il Paese, dei suoi sviluppi giudiziari alla ricerca di una verità che a tutt'oggi è emersa solo in parte, possiamo dire sulla scia di come questo stesso Paese ci abituerà negli anni a seguire, ogni qualvolta si parlerà di terrorismo sia esso politico o mafioso.

Si parla di noi; delle nostre personali reazioni, del nostro essere coinvolti ma a volte anche immaturi a prendere delle precise posizioni sino alla nascita dell'Associazione che finalmente fa sua la volontà di tenere viva quella memoria e non solo ma affiancarla a quanto di dolorosamente terrificante accade in quegli anni dal 1969 al 1994.

Sono gli anni peggiori che l'Italia vive nella sua storia, con atti terroristici e criminali che mettono a dura prova la nostra stessa democrazia e dei quali ci facciamo carico, cercando di raccontarli proprio a 360 gradi con quelli che abbiamo sempre definito i nostri famosi Ospiti-Testimoni.

Si arriva quindi al dovere della memoria che vale per Onofrio, per le altre 84 vittime di Bologna ma anche per tutte quelle centinaia e centinaia di vittime innocenti che hanno insanguinato questo Paese, brutalmente, in quegli anni.
( Per avere un'idea chiara del nostro percorso e della qualità della nostra presenza sul territorio si invita a visionare il sito www.onofriozappala.it ).

Il libro, che si avvale della prefazione di Nando Dalla Chiesa, nonché di alcuni preziosi contributi di personalità a tema quali: Paolo Bolognesi, Presidente Associazione Nazionale Familiari Vittime della strage del 2 Agosto 1980; Roberto Scardova, ex Giornalista RAI 3; Cinzia Venturoli, Storica Università di Bologna e responsabile progetti di Memoria Associazione 2 Agosto 80; Leila Falà, Poetessa nonché narratrice nel Progetto del Cantiere 2 Agosto; ed altri, verrà presentato, come dicevamo, il 15 Gennaio 2020 alle ore 10,00 a Palermo, presso la Sede dell'Assemblea Regionale Siciliana nella Sala Mattarella, alla presenza di alcune Autorità Politiche Regionali tra cui il Presidente della Commissione Regionale Antimafia On. Claudio Fava ed altre cariche Istituzionali e sempre il 15 Gennaio, la sera alle ore 18,00 a S. Teresa di Riva (ME)presso il locali del Palazzo della Cultura ex Villa Ragno alla presenza di varie Autorità locali.

Facciamo nostro, pertanto, l'onore ed il piacere di invitare le SS.LL. alle presentazioni di cui sopra, nella speranza che ciò possa essere ritenuto da tutti Voi meritevole di attenzione giornalistica.

Da più di quindici anni, infatti, parliamo dell'importanza del dovere della memoria, che ci sforziamo capillarmente di portare avanti tra studenti e società civile, cercando di far capire il principio che non basta essere custodi della propria memoria se contestualmente non si è paladini e testimoni del proprio tempo.

Aiutateci non ad elogiare e/o enfatizzare il nostro cammino ma a veicolare quei sani principi di legalità e vivere civile che veramente, con tanti sforzi e con assoluta convinzione, cerchiamo di portare avanti. Questo libro, riteniamo possa essere un importante punto di riferimento di memoria locale e nazionale per un evento che nella sua assoluta tragicità non può e non deve essere dimenticato.

Grazie quantomeno per la Vostra attenzione e per quanto sarete in grado di offrirci come interesse generale e divulgativo.


Fonte: Redazione