Per un giorno Messina capoluogo per l’ambiente: Riduzione del consumo di suolo e avvio formazione tavolo regionale permanente sull’ambiente

17-04-2019 22:10 -

Per un giorno Messina capoluogo per l’ambiente: il consumo, l’uso ed il riuso del suolo al centro delle problematiche ambientali nel convegno a carattere regionale organizzato dal Distretto Lions 108Yb Sicilia.

La riduzione del consumo di suolo, obiettivo prioritario previsto nel programma dell’Agenda 2030, ed il raggiungimento del consumo di suolo zero che la comunità euro-pea ha posto tassativamente entro il 2050 sembrano ad oggi chimere irraggiungibili so-prattutto in relazione a basso livello di consapevolezza dei problemi connessi e per le tare culturali che caratterizzano il nostro dna.

Le sensazioni raccolte a conclusione di una giornata impegnativa orientano verso la ne-cessità di cambiamento coraggioso di rotta come condizione improcrastinabile per alli-nearci ai nuovi sistemi ambientali e soprattutto produttivi già consolidati in diversi paesi della comunità europea ed internazionale.

Queste scelte “coraggiose” possono e devono essere attuate da tutti i soggetti provvisti di poteri decisionali ma devono essere supportate da un adeguato terreno di consapevolez-za e responsabilità da parte delle comunità a partire dal singolo cittadino fino alle forme organizzate della società civile e produttiva.

Eppure è necessario avviare il processo partendo dalle analisi scientifiche e dalle statisti-che eloquenti che comunque offrono dati ed elementi che rivelano un ampio margine di intervento innescando ed accelerando le dinamiche socio-economiche nella direzione più opportuna.

Dopo i saluti del Dott. Pasquale Spataro del Lions Club Messina Host, del Presidente di Zona Ing. Nunzio Santoro e del Prof. Franz Riccobono Vicepresidente della Fondazione UNESCO Sicilia che ha portato i saluti del Direttore della Fondazione, prof. Aurelio Ange-lini, l’arch. Andrea Donsì, Delegato Regionale Lions per la Tutela del Paesaggio ed il ri-spetto dell’Ambiente e promotore dell’iniziativa, ha tracciato sinteticamente il percorso preparatorio che ha condotto all’evento.

“Riduzione del consumo di suolo: capire perché e come è possibile raggiungere gli obiet-tivi comunitari. L’avvio del tavolo regionale permanente sull’ambiente potrà rappresentare uno strumento indispensabile alla diffusione della cultura dell’ambiente e per alzare il li-vello della interlocuzione con le istituzioni regionali”.

L’ing. Michele Munafò, Responsabile Area monitoraggio e analisi integrata uso del suolo I.S.P.R.A., ha proposto un contributo sul tema “Il consumo di suolo in Italia: stato attuale e prospettive” con il quale ha rappresentato con i dati di rilevamento acquisiti e con esempi esplicativi le tipologie di consumo di suolo e la quantità distribuita nel tempo.

Il dato sconcertante, ad esempio, è che, nonostante la grave crisi edilizia, nel 2018 sono stati consumati oltre 30 ettari di suolo solo nella provincia di Messina e 300 ettari in Sici-lia.
Anche per questi aspetti la gravità del problema e delle sue conseguenze richiede inter-venti urgenti e non più differibili.

La relazione del Prof. Paolo Pileri, Docente di uso del suolo ed effetti ambientali del Di-partimento Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, che ha proposto un inter-vento sul tema “Parliamo chiaro e salveremo il suolo”, ha mirato a declamare gli effetti generati dal consumo di suolo facendo rilevare che non è veritiera la tesi secondo cui il consumo di suolo zero produce arresto allo sviluppo dell’economia tant’è che l’emigrazione intellettuale che l’Italia patisce da alcuni anni è di fatto orientata verso i pae-si europei dove il consumo zero è già stato attuato (Gran Bretagna, Germania, Olanda, etc.) generando, evidentemente, nuove forme di economie alternative che non hanno ar-restato il ciclo produttivo.

La prospettiva dell’aspetto economico-produttivo è la variante che può dare l’impulso de-cisivo per intraprendere le “scelte coraggiose e oramai indifferibili” cui gli organi di gover-no del territorio sono chiamati ad attuare.

Il Dott. Franco Andaloro, Direttore Sedi Siciliane Stazione Zoologica di Napoli “Anton Dohrn”, Membro Comitato Scientifico WWF Italia e delegato WWF Sicilia ha disquisito sul tema “Erosione delle coste e riduzione del suolo marino”. Andaloro, dopo avendo dise-gnato un quadro storico di riferimento delle problematiche inerenti l’evoluzione delle cau-se e degli effetti del consumo di suolo marino, ha chiarito quali possono essere i provve-dimenti da adottare in termini di tutela del suolo marino, delle biodiversità e delle caratte-ristiche chimiche e biologiche dell’ambiente marino indispensabili per ridurre le gravi con-seguenze già in atto.

Nell’ultimo intervento della sessione mattutina, il Dott. Salvatore Lo Balbo del Dipartimen-to Politiche Territorio, Aree Urbane e Abitative CGIL Sicilia e Componente Gruppo dei 75 del Forum “Salviamo il Paesaggio”, ha affrontato il tema “Consumo di suolo zero: una proposta di legalità e di incremento occupazionale”.

Lo Balbo ha illustrato sinteticamente le dannose politiche del territorio degli ultimi trent’anni che hanno generato una distruzione del consumo di suolo e di paesaggio.

Dalle analisi esposte è emersa una disponibilità di patrimonio edilizio pubblico e privato inutilizzato (compresi i beni confiscati alla mafia) che possono costituire un punto di par-tenza per avviare serie politiche di riuso e rigenerazione urbana sostenibile.

Ha concluso i lavori della parte mattutina Mariella Sciammetta, II^ Vice Governatore Di-stretto Lions 108Yb, che ha sottolineato l’importante profilo tecnico-scientifico dei relatori e dei contributi tematici offerti individuando già nelle analisi e nelle proposte enunciate una reale prospettiva di rivalutazione ambientale e, soprattutto, di un possibile e reale modello di sviluppo socio-economico generato da un corretto atteggiamento e da oppor-tune politiche in materia ambientale.

La sessione pomeridiana, moderata dall’ing. Francesco Cancellieri, già componente dell’Osservatorio Regionale per la qualità del paesaggio, ha visto i contributi di varie as-sociazioni regionali, ordini e consulte professionali regionali. In particolare Anna Giorda-no, in rappresentanza del WWF Sicilia, ha ribadito la necessità di intervenire a tutela dell’ambiente e ha riportato l’esempio del porto di Tremestieri, realizzato senza tener con-to del fatto che in quell’area insistono ben 5 fiumare che convogliano nel tratto di mare adiacente.

Emanuele Doria, presidente SIGEA Sicilia viste le condizione di salute del ter-ritorio concorda nel portare avanti la proposta di un tavolo tecnico permanente a livello regionale. così come Enzo Piccione, del Comitato Tecnico Scientifico del Centro Educa-zione Ambientale, mentre l’ing. Gabriel Versaci dell’ordine degli Ingegneri di Messina il quale sostiene che le categorie professionali hanno una grande responsabilità e devono operare mantenendo sempre come obiettivo l’“impatto zero” che si traduce nel ridurre al minimo il consumo di suolo.

Enzo Colavecchio, delegato di Legambiente Sicilia, ha parla-to di “rigenerazione urbana sostenibile” e di recupero e risanamento edilizio. Antonio Gambino, delegato Italia Nostra Sicilia , la provincia di Messina ha una media di consumo del suolo tra il 15 % e il 30% e tra le città siciliane è tra quelle che non sono messe bene, specie se si considerano le criticità idrogeologiche e geomorfologiche del territorio. Quindi è auspicabile che si attui il prima possibile un piano di tutela e salvaguardia del territorio della nostra provincia.

Un coro unanime che vede al primo posto la necessità di avviare un tavolo tecnico regio-nale, strumento che deve permettere a tutti gli attori interessati di discutere, confrontarsi e avere risposte immediate dalle istituzioni. E’ emersa l’opinione condivisa che la linea da seguire sia quella del riuso delle strutture già esistenti, attraverso un adeguato e preciso censimento, utilizzando gli strumenti legislativi esistenti o in corso di attuazione che pos-sono consentire un arresto graduale ma definitivo di questo inesorabile trend di distruzio-ne del territorio. Basta con le “parole pigre”, adesso è il momento di azioni concrete: que-ste le parole dell’arch. Carmelo Celona, Presidente Nazionale IBAS, I Borghi ad Armonia Sociale, il quale sostiene che le risorse in nostro possesso bastino per avviare un percor-so virtuoso.

Della stessa opinione Giuseppe Scannella, delegato dell’INBAR e della Com-pagnia delle Opere Sicilia Orientale, il quale è del parere che il “riuso” rappresenta il futu-ro in un’ottica anche di rilancio economico. Presenti a questo importante appuntamento anche Giulia Miloro, delegata FAI Sicilia, Carlo Foderà, delegato Amici della Terra Sicilia, Daniele Mento, delegato ordine dottori agronomi e forestali; Mario Cavaleri, delegato Ma-revivo Sicilia, il quale ha ribadito il concetto di “riuso”, ricordando che il calcestruzzo ha una durata di massimo 100 anni, quindi sono innumerevoli gli edifici che andrebbero de-moliti e riutilizzati laddove non si faccia ovviamente un’opera di restauro.

Altri punti toccati da Cavaleri sono stati la lotta alla plastica e la difesa del litorale. Pia Pollina, Consigliere Delegato Ordine Geologi di Sicilia, ha ricordato che a breve verrà varata una nuova legge sull’urbanistica che prevede una maggiore tutela del territorio. La pianificazione urbanisti-ca non può non tenere in considerazione i rischi legati al territorio. Sarebbe auspicabile la creazione di un Ufficio geologico regionale che possa essere di supporto non solo agli uf-fici isolani ma anche a quelli locali. Anna Carulli, Presidente Nazionale INBAR, Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Delegata Ordine Architetti, P., P. e C. di Messina e Delegata della Consulta Regionale Architetti, P., P. e C. di Sicilia, ha ricordato che a proposito di “riuso”, alcuni architetti messinesi hanno realizzato dei progetti basati sul recupero del pa-trimonio edilizio esistente nell’ottica di una qualità di vita migliore per il cittadino.

Stefano Salvo, Presidente Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Messina e Segretario Federa-zione Dottori Agronomi e Forestali di Sicilia ha ricordato che l’ordine degli agronomi anni fa ha proposto alla regione una misura di protezione del paesaggio, proposta che è stata approvata ottenendo il recupero di circa 5000 noccioleti ed è in corso un’azione mirata alla creazione di un piano di gestione della superficie boschiva.

Domenico Galvano, De-legato A.R.P.A. Sicilia, ha ricordato l’impegno dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente nella salvaguardia del territorio e ha ribadito l’importanza di una possibile forte azione sinergica. Infine il Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Messina, arch. Orazio Micali, ha ribadito l’importanza di questo progetto legato al tavolo tecnico poiché è solo con il confronto con le istituzioni che le istanze dei cittadini possono tradursi in fatti concreti.

A trarre le conclusioni il promotore di questo incontro Andrea Donsì il qua-le ha prospettato la configurazione del prossimo step, un incontro nel corso del quale sarà strutturato il nuovo soggetto con la partecipazione di altre maestranze necessarie a de-terminare la qualità del profilo, appuntamento propedeutico alla creazione del tavolo tec-nico immaginato, mentre Mariella Sciammetta, II^ Vice Governatore del Distretto Lions Sicilia, ha auspicato che l’iniziativa possa coinvolgere attivamente altre sfere sociali (co-munitarie ed istituzionali) nella prospettiva di riuscire ad aprire una varco utile allo svilup-po di azioni e processi socio-economici sostenibili.