"Noi non siamo né di destra né di sinistra"

03-04-2018 17:38 -


Lo hanno affermato in parecchi durante la campagna elettorale e Luigi Di Maio lo ha ripetuto a nome dei "Cinque Stelle" anche dopo il 4 marzo.
Se si tiene conto della caduta delle ideologie – quelle che hanno partorito il nazionalismo, l´imperialismo, il comunismo, il nazional-socialismo e due guerre mondiali con montagne di cadaveri! – e del vuoto seguito a tale caduta, forse qualche ragione possono averla; tuttavia la distinzione, che risale alla Rivoluzione francese, a me pare che resista ancora ed è difficile sfuggire alla sua tagliola: l´affermazione, "noi non siamo né... né...", sembra dunque una trovata – come tante, del resto – per raccattare voti.

Semplificando e scendendo, poi, nel "particulare", credo che certe leggi non possano farne a meno: esse infatti appartengono in modo esclusivo o "alla destra" o "alla sinistra". Così, le ultime due "importanti" – "Unioni civili" o "simil-matrimoni" per gay (11-5-2016) e "Dat" o eutanasia (14-12-2017) – che i "Cinque Stelle" hanno votato di slancio insieme agli ex comunisti del Partito Democratico e gli ex democristiani diluiti in esso, sono e restano "di sinistra" anche se vi hanno dato mano alcune volontarie confuse di Forza Italia, magari per apparire emancipate nei salotti borghesi che contano.

Domanda: come si fa a credere ai "Cinque Stelle" quando dicono "noi non siamo né di destra né di sinistra"?
È da credere invece che – stando al magma ideologico e imprevedibile in cui sono immersi – i "grillini", avendone l´occasione e l´opportunità politica, voteranno tutto ciò che contro Vita e Famiglia la Sinistra non ha avuto tempo e modo di votare nella precedente disastrosa legislatura; ciò forse non avverrà se saranno costretti a venire a patti con la Lega e il Centro Destra, accadrà invece e sicuramente se si alleeranno con i resti dei post-comunisti e dei post-cattolici del Partito Democratico che sono stati i primi e più qualificati fautori di quelle due "leggi". Questo non perché i "grillini" e i "sinistri" sono "brutti e cattivi" ma perché la loro filosofia è il "relativismo" (già nel 2005 il cardinale Ratzinger parlava di "dittatura del relativismo"!), cioè il pensiero più diffuso del nostro tempo "postmoderno"; esso rifiuta ogni religione, non ha principi stabili e modelli di riferimento che gli permettano di distingue il "bene" dal "male", si evolve quindi di continuo (ciò che oggi è valido domani può non esserlo più), porta all´indifferentismo e, di conseguenza, al nichilismo e all´auto-distruzione della società. Qualcuno la chiama "filosofia del nulla".

È il quadro che vediamo ogni giorno intorno a noi e i cui contorni divengono sempre più marcati: il disastro delle culle vuote o "inverno demografico", aborti anche post-natale o infanticidi (oltre i 100 mila "legali" in Italia, ogni anno), tentativo di proibire l´obiezione di coscienza ai medici antiabortisti (l´Amministrazione Zingaretti della Regione Lazio ci aveva provato nel febbraio 2017 all´Ospedale San Camillo di Roma!), divorzio lampo, padri separati ridotti in miseria e a cui i giudici proibiscono perfino di vedere i figli, bande sempre più pericolose di minorenni diseducati e violenti, utero in affitto o compravendita del corpo delle donne e dei bambini con conseguente diritto negato ai figli di sapere chi sia il proprio vero padre, insegnamento e diffusione del gender nelle scuole per cancellare la differenza naturale tra il maschile e il femminile, "diritto" di adozione di bambini da parte di due uomini o di due donne, creazione di una famiglia "altra" cioè distruzione di quella vera (uomo-padre, donna-madre, figli), ammissione del "diritto di incesto", già da qualcuno richiesto al Bundestag della "civile" Berlino nel nome dell´"amore" ("Il Giornale" 30-9-2014), "scarto" o eutanasia dei vecchi ormai troppi e troppo costosi, legge contro l´"omofobia" o tentativo "democratico" di chiudere la bocca a colpi di Codice Penale a quelli che vogliamo opporci a tale deriva nichilista.
Tutto questo, da alcuni partiti, è salutato come... "valore"!

Mi rendo ben conto che simili discorsi – toccati nella campagna elettorale solo da Lega e Fratelli d´Italia – possono aver detto poco o nulla ai molti che, specie nel Sud, per rabbia e disperazione, hanno votato "Cinque Stelle"; tuttavia resto fermamente convinto che, prima di ogni altro problema per quanto grave (disoccupazione, pensioni di fame, stipendi esorbitanti di parlamentari e magnati, caduta in basso della categoria dei politici, evasione fiscale, ruberie varie, fuga all´estero di giovani, "invasione" islamica, insicurezza diffusa...), quello più importante è la salvezza dall´autodistruzione morale, civile e fisica a cui – stando così le cose – è avviata la nostra società neopagana: è l´attuale mancanza spirituale e culturale che produce la crisi materiale e non viceversa! Ne consegue che il cattolico, il protestante, l´ebreo, il musulmano, l´ "ateo devoto", la persona di buona volontà, il padre di famiglia..., se vogliono invertire la tendenza, devono alzarsi in piedi e reagire e ritessere la tela dello spirito e della cultura che altri ha lacerato in tanti decenni; cominciando dall´"interiore homine", cioè dalla propria persona, altrimenti sarà vano ogni sforzo!

Osservazioni a margine:
a) la "mia" Sicilia, che ha votato in massa "Cinque Stelle", non è nuova a simili "scattiàte" ("scattiàri" = scoppiare): negli ultimi 60 anni essa si è affidata anima e corpo a diversi protettori, da Milazzo ad Almirante, da Berlinguer a Berlusconi; ora è la volta del giovanissimo Di Maio...! A questo punto per la mia cara Isola non mi resta che pregare la Madonna dell´Itria, sua patrona, e le "santuzze": Lucia di Siracusa, Agata di Catania e Rosalia di Palermo perché venga "scanzata" dalle male occasioni!

b) l´antifascismo riesumato a scoppio ritardato anche sotto la spinta del fu giornalone primo della classe, "la Repubblica", si è rivelato controproducente per gli stessi riesumatori; esso, comunque, è una sorta di malattia infantile inguaribile di cui certe élites borghesi si servono per distrarre il povero prossimo dai problemi veri che gli gravano le spalle: il fascismo è morto ed è stato sepolto sotto le rovine dell´Italia sconfitta nel 1945; di esso si può parlare – bene o male – quanto si vuole ma in sede storica e chi dopo 73 anni (la vita di un uomo!) ne agita ancora il fantasma, è fuori della realtà

c) la corona del Rosario, mostrata da Matteo Salvini nel grande comizio di Milano, a me ha fatto del bene perché anch´io ne tengo una in tasca e con essa prego ogni giorno: fra tanti che si dicono cattolici e che non si soffiano il naso per timore di farsi scorgere, non posso che plaudire a un "giovine" che mostra – "opportune et importune" – segni esterni della mia stessa religiosità popolare

d) i cari amici del "Popolo per la famiglia" hanno raccolto e disperso gratis al vento alcune centinaia di migliaia di voti, inutili per eleggere un loro candidato; utilissimi, invece, sarebbero stati per eleggerne una decina se fossero andati a partiti più consistenti e che nei programmi avevano la difesa di Vita e Famiglia: questi amici hanno alzato una bandiera che è anche la mia bandiera ma è accaduto che il loro legittimo desiderio di un ipotetico "ottimo" ha impedito il raggiungimento di un più sicuro... "buono"!