Giardini Naxos - Il Gruppo imprenditoriale Chincherini è il nuovo proprietario del Castello di Schisò.

28-12-2017 19:56 -

Giardini Naxos - Il Castello di Schisò ha un nuovo proprietario. Se l´è aggiudicato all´asta il gruppo imprenditoriale Chincherini, già proprietario di alberghi in Sicilia e nella stessa Giardini Naxos, per la cifra di un milione e 615 mila euro, corrispondente al 25% in meno rispetto all´importo fissato a base d´asta di 2 milioni e 152 mila euro, nell´ambito di una procedura esecutiva immobiliare pendente innanzi al Tribunale di Messina.

Il maniero (XIII sec.), che si affaccia sul golfo di Giardini Naxos costituisce l´immobile principale e di pregio di una vasta proprietà adiacente al Parco archeologico di Naxos, per l´acquisto del quale, da decenni, l´assessorato regionale ai Beni culturali ha tentato più volte l´avvio di procedure di esproprio, bloccate dai proprietari, che si sono sempre opposti in sede giudiziale con il risultato che in questi anni non è stato possibile concretizzare l´acquisto.

Una volontà quella di acquisire il Castello di Schisò al patrimonio regionale, e dunque da destinare alla fruizione della collettività e ai turisti, che nei giorni precedenti l´asta era stata manifestata pubblicamente dal neo assessore ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi, che nel suo primo atto da assessore aveva dato l´assenso al Parco archeologico di Naxos-Taormina di partecipare all´asta per aggiudicarsi il Castello di Via Calcide Eubea, la cui acquisizione risultava già peraltro deliberata lo scorso fine ottobre dall´Ente Parco di Naxos, al fine di dotare l´Ente di nuovo museo archeologico. Un complesso storico, sulla quale la Regione, nel caso il Parco non si fosse aggiudicato l´asta, avrebbe esercitato il diritto di prelazione, acquistandolo al prezzo di costo dal privato che si sarebbe aggiudicato il castello di Schisò.

Una dichiarazione quella dell´assessore Regionale ai beni culturali, immediatamente prima dell´asta, che veniva ritenuta dai proprietari del Castello, i fratelli Paladino, seguiti dagli avvocati Rafaela Pugliano del foro di Messina e Francesco Saccone di Catania "affrettata e prematura", con l´effetto di scoraggiare diversi investitori. A questo punto, salvo ripensamenti, ci si attende da parte della Regione la dichiarazione del diritto di prelazione. La legge prevede che il decreto di trasferimento dell´immobile all´acquirente venga notificato alla Regione, al fine dell´eventuale diritto di prelazione che dovrebbe essere esercitato entro 60 giorni.


Fonte: di "Vincenzo Zappullà"