TAORMINA: Marisa Sturiale D´Agostino ha presentato il suo "Fiori di Jacaranda" ospite del Caffè Letterario "Spazio al Sud".

14-12-2017 18:21 -

Sarò sincera con me stessa e lascerò spazio alla schiettezza dei miei pensieri più profondi.
Ho partecipato alla presentazione del libro di Marisa Sturiale D´Agostino, il suo terzo manoscritto, edito da "Città del Sole Edizioni" di Antonella Cuzzocrea &C., ospite del Caffè Letterario nel cartellone degli eventi di "Spazio al Sud" dell´Associazione "Arte&Cultura a Taormina", di Mariateresa Papale e Milena Privitera.

Pensavo di seguire un evento interessante, come tutti quelli che "Spazio al Sud" promuove nella sfera della cultura cittadina, invece mi sono trovata a trattenere le emozioni che questo appuntamento mi ha provocato mentre si leggevano brevi brani del libro e da come l´autrice si presentava al pubblico mentre descriveva la nascita di questo romanzo e i timori provati nel pubblicarlo.

Maestria degli organizzatori aver creato un´atmosfera coinvolgente e familiare, come se fossimo, sì, riuniti tra amici nel salotto di casa.

L´ex chiesa del Carmine, scelta come cornice della presentazione del libro, era gremita di gente e seppur fuori iniziava ad alzarsi il vento, la sala era calda dell´atmosfera che si era creata più che dai caloriferi, del tutto inesistenti tra l´altro.
Sì... si stava bene anche se protetti da cappotti e sciarpe.

Attorno alleggiava lo spirito natalizio di un tempo passato, grazie all´allestimento della bianca navata, adornata di tesori tradizionali che rammentano come il Presepe si viveva e si preparava in una Taormina, in una Sicilia, da cartolina, da ricordo.

Un ricordo che si è sbiadito nella ricorrenza dei giorni nostri, soppiantata dalla modernità della festività e dalle luci che più che accendere il cuore, illuminano a giorno le nostre case e le vie cittadine senza più aiutare ad immergersi nello spirito più intimo della grande "festa di compleanno" per chi è cattolico.

Materiali grezzi divenuti oggetti pregiati, raffinati magistralmente dalle mani delle artigiane di un tempo passato, la semplicità dei costumi, i decori preziosi che, ancora oggi, incantano per la propria bellezza e sontuosità di particolari, hanno fatto da contraltare.

Il Caffè Letterario di "Spazio al Sud" dell´associazione "Arte&Cultura a Taormina", (sponsorizzato dall´Associazione Albergatori di Taormina e patrocinata da partners di rilievo quali l´Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed Identità Siciliana, il Comune di Taormina, Taormina Arte Sicilia, Club per Unesco di Taormina, Valli d´Alcantara e d´Agrò, Gais Hotels Group e l´associazione culturale calabrese "Piazza Dalì"), ha presentato l´ultimo lavoro letterario della scrittrice Marisa Sturiale D´Agostino: "Fiori di Jacaranda" edito da "Città del Sole".

Dopo i successi ottenuti da parte della critica e del pubblico dei romanzi pubblicati nel biennio 2008-2010, "Pupa di Pezza" e "Cerchi d´acqua", l´autrice siciliana torna al suo pubblico con una storia e nuovi personaggi che rapiscono l´attenzione del lettore.

Alle domande della giornalista Milena Privitera, la scrittrice roccalumerese, Marisa Sturiale D´Agostino rispondeva che questo suo libro "non è una storia per vecchi, bensì per i giovani. Si fa uso della memoria come senso della vita, come sua costruzione. La memoria, non sempre nostalgica, è da considerarsi come serbatoio di ciò che abbiamo dimenticato e che ci ha colpito alle spalle, a volte anche in modo duro, aggressivo."

"La memoria è la cosa più bella e travolgente – afferma l´autrice – perché ha fermato nel tempo un ricordo, un pezzo di vita. E´,sì, epifanico!"

"Fiori di Jacaranda" è un libro solistico, di solitudini che si incontrano e danno, nell´insieme, coralità al romanzo. L´aspetto corale è dato anche dalla natura che qui diviene, a suo modo, protagonista, come ad esempio è la scelta del titolo.

Alla domanda della giornalista Milena Privitera quanto sia importante la natura e il rapporto con essa, la scrittrice, pur parafrasando il classico Fëdor Michajlovič Dostoevskij, aggiunge che "il creato è bellezza, la natura è un grazie alla vita, è attaccamento alla vita, è un dono. E´ come camminare a terra ma con i tacchi alti."

Per la giornalista Milena Privitera la "bellezza" del romanzo è data dall´attenta e raffinata ricerca dell´uso delle parole rendendo un libro "elegante".

"L´eleganza è una misura interiore – dichiara la scrittrice D´Agostinoe tutto ciò che vedo o uso, come le parole, deve riportarmi armonia."

Alla domanda "si può amare per tutta la vita?", l´autrice Marisa Sturiale D´Agostino risponde " sì, si può! L´amore può anche non avere contatto, può basarsi su affinità elettive, come si sperimenterà nel romanzo. L´amore – aggiunge la D´Agostinoè una misura universale, una sintesi delle diversità. Si può stare insieme se c´è persistenza dei sentimenti, magari solo da una parte, ma esiste."

Sollecitata dalla giornalista Milena Privitera, l´autrice motiva la dedica che è apposta al libro: "Ai cercatori di Poesia e ai senzanome dell´ultima stagione".

"La Poesia, con la P maiuscola – afferma la scrittrice – è attaccamento alla vita. I cercatori di Poesia sono coloro che amano la vita. I senzanome dell´ultima stagione sono i dimenticati, sono gli emarginati come possono esserlo gli anziani, i più bisognosi, i più deboli."

I pensieri e i sentimenti, espressi dall´autrice del libro "Fiori di Jacaranda", hanno trovato sonorità dalla voce di Rita Patanè che ha allietato il pubblico presente con la lettura di brani tratto dal romanzo.

La serata si è conclusa con i ringraziamenti degli organizzatori all´autrice Marisa Sturiale D´Agostino e l´invito a trovarsi per una quarta opera.





Fonte: Rosa Anna Salsa