Il Stretto di Messina sceglie il futuro: presentato il "Laboratorio Territoriale e nodo strategico".

20-07-2016 14:14 -

L´area dello Stretto sceglie il suo futuro. Presentato a bordo della nave "Messina", il Laboratorio Territoriale Citta´ metropolitane e Area dello Stretto, Nodo strategico nazionale "Qvqc - Quale velocita´, quale citta´".

I lavori sono stati aperti da Carlo De Vito, amministratore delegato di Fs-Sistemi urbani e presidente di Qvqc. Laboratorio Territoriale e´ un´iniziativa alla quale partecipano il ministero delle Infrastrutture, Fs, Anas, Ance, Anci, Enac, istituzioni universitarie ed enti di ricerca. Obiettivo e´ la costruzione di un piano strategico delle citta´ metropolitane, dei progetti di nodo e della filiera progettuale del sistema territoriale di area vasta e del sistema infrastrutturale da sottoporre al governo. Nell´ambito di tale progetto, e´ stato attivato il Laboratorio territoriale sulle citta´ metropolitane di Messina e Reggio Calabria e sull´Area dello Stretto.

"E´ necessario prendere atto della scarsa efficacia delle azioni fino ad oggi perseguite per offrire prospettive di sviluppo all´area dello Stretto", ha detto Francesca Moraci, responsabile scientifico del Laboratorio e membro del consiglio di amministrazione di Anas. Nel corso del dibattito e´ emerso che "la mancanza di visione unitaria e strategica ha causato l´impossibilita´ di negoziare il ruolo dell´Italia e del suo Mezzogiorno all´interno dello spazio europeo, con particolare riferimento agli attuali corridoi e alle infrastrutture puntuali, quali porti, aeroporti e reti digitali".

Sebbene Sicilia e Calabria si trovino in posizione ottimale per intercettare le grandi navi portacontainer, i loro porti - Augusta, Catania, Gioia Tauro - movimentano un limitato numero di container. Le grandi navi preferiscono affrontare due settimane in piu´ di navigazione e riversare il loro carico nei porti del nord Europa (Rotterdam, Amburgo, Anversa). Il solo porto di Rotterdam movimenta, da solo, piu´ container della totalita´ dei porti italiani, da´ lavoro a 90 mila persone e genera Iva per 40 miliardi l´anno a favore dello stato olandese.

L´Italia e il suo Meridione perdono queste opportunita´ perche´ i porti di Sicilia e Calabria non sono collegati alle reti Ten-T. I rappresentanti del Laboratorio hanno sottolineato l´impegno di Anas che ha investimenti al 2019 per oltre 6 miliardi di euro. In Sicilia sono previsti 1,8 miliardi per nuove opere e 1,5 miliardi per manutenzione, di cui 872 milioni sono destinati al piano di manutenzione straordinaria dell´autostrada A19 Palermo-Catania. In Calabria 748 milioni per manutenzione e 2,6 miliardi di nuove opere di cui oltre un miliardo destinati al piano di manutenzione e messa in sicurezza della Salerno-Reggio Calabria. (AGI)
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