Cartelle Equitalia e "rottamazione" 2014: sanatoria entro il 31 marzo.

04-03-2014 22:54 -

Cartelle Equitalia e "rottamazione" 2014: sanatoria entro il 31 marzo. Ancora un mese per "rottamare" le cartelle esattoriali di Equitalia evitando interessi di mora. La sanatoria del debito è stata introdotta dal Governo Letta con la legge di stabilità per il 2014 (articolo 1, commi 618/624) e non prevede l´invio di alcuna informativa al contribuente, che si trova così a pagare i debiti fiscali e tributari pregressi.

Tocca, insomma, al cittadino informarsi, verificando la propria posizione e, nel caso, decidere, entro e non oltre la data del 31 marzo 2014, di effettuare il pagamento del debito in un´unica soluzione evitando così di pagare gli interessi di mora che nel frattempo sono maturati. La misura è valida nello specifico per le cartelle che da parte degli agenti della riscossione sono state consegnate entro e non oltre la data del 31 ottobre 2013.

Rientrano nella sanatoria, le tasse automobilistiche e le multe per violazioni al codice della strada. Sono, invece, esclusi i debiti previdenziali (ovvero i debiti pendenti presso Inps e Inail), le somme da pagare che sono collegate ad una condanna emessa con sentenza dalla Corte dei Conti, e tutti quei tributi per cui la riscossione Equitalia non è stata incaricata. Per saldare il debito senza interessi i pagamenti possono essere effettuati non solo presso gli sportelli di Equitalia, ma anche negli uffici postali.

Effettuato il pagamento, l´Agente della Riscossione comunicherà, entro il 30 giugno 2014, l´avvenuta estinzione del debito. Per sapere se le cartelle eventualmente ricevute rientrano nella sanatoria è sufficiente recarsi negli uffici Equitalia, nella nostra regione gli uffici di Riscossione Sicilia, ex Serit, esistenti nella propria città per verificare la propria situazione debitoria al fine di definire le pendenze derivanti dai ruoli affidati in riscossione ad Equitalia. E naturalmente non mancheranno le solite estenuanti ed incomprensibili file.




Fonte: Carmelo Calì