Cinque mesi di lista d´attesa e Sting rinuncia a Taormina

24-06-2016 12:06 -

Cinque mesi di lista d´attesa e Stins rinuncia a Taormina. Ha atteso cinque mesi. E alla fine Sting deve aver pensato che lo scenario, per quanto bello possa essere il teatro greco di Taormina, non valesse un´anticamera così lunga.

C´è anche un retroscena curioso, dietro la stagione estiva della cittadina del Messinese salvata dai privati: l´ex leader dei Police, infatti, avrebbe dovuto esibirsi in Sicilia il 29 luglio, ma — complice la riorganizzazione delle autorizzazioni per i concerti nella struttura — il via libera richiesto nello scorso autunno è arrivato troppo tardi. Il risultato? Quel giorno la rockstar britannica sarà ugualmente in Italia, ma si esibirà alla Summer Arena di Assago, nell´hinterland milanese.

L´autorizzazione, secondo l´organizzatore del concerto, era stata richiesta all´inizio di ottobre. «Il nuovo meccanismo introdotto quest´anno — spiega Carmelo Costa, di "Musica da bere" — prevede una trafila un po´ più farraginosa. L´assessorato ai Beni culturali ci ha risposto solo il 29 febbraio, ma a quel punto era troppo tar di».

In cinque mesi, ovviamente, l´agente dell´artista la cui ultima esibizione in Sicilia risale al 2011 — non era rimasto con le mani in mano: « Sting — prosegue Costa — ha disdetto la data perché aveva già preso altri impegni, ma non gliene si può fare una colpa. Io, a mia volta, sono stato costretto a rinunciare alla data».

Da quest´anno è entrata in vigore una nuova procedura per l´uso del teatro, che fra l´altro prevede canoni più alti per la concessione. L´anno scorso a saltare per i ritardi della burocrazia erano stati i concerti di Carlos Santana e Stevie Wonder.

Ancora ieri gli ambientalisti sono tornati a protestare per l´uso del Teatro antico per i concerti. «Nessuno — dice Gianfranco Zanna di Legambiente — si preoccupa della fragilità del monumento, già sotto pressione. Da anni chiediamo l´organizzazione di eventi consoni al sito culturale. Nulla è stato fatto. Al contrario, il cartellone di concerti e manifestazioni è cresciuto a dismisura».

Fonte: La Repubblica Palermo