Spese pazze all´Ars: Cateno De Luca accusato di peculato ha chiesto il rito abbreviato.

22-03-2016 13:30 -

Gli ex capigruppo all´Assemblea regionale siciliana, Innocenzo Leontini e Cateno De Luca, hanno optato per il rito abbreviato nel corso dell´udienza preliminare del processo sulle cosiddette "spese pazze all´Ars", che vede imputati tredici tra deputati ed ex parlamentari regionali.

Ieri il gup Luigi Ricciardi ha rinviato l´interrogatorio di Nicola D´Agostino e Cataldo Fiorenza e dell´ex deputato Giovambattista Bufardeci. La Procura del capoluogo isolano, lo scorso 15 luglio, aveva chiuso l´inchiesta sulle "spese pazze all´Ars" che nel 2015 aveva chiamato in causa oltre novanta tra deputati ed ex parlamentari. I pm hanno chiesto il rinvio a giudizio per tredici tra ex capigruppo e parlamentari dell´Assemblea regionale siciliana (accusati di peculato).

Dall´inchiesta è uscito l´attuale assessore regionale all´Agricoltura, Antonello Cracolici (Pd), per il quale i pm avevano chiesto l´archiviazione. La richiesta di rinvio a giudizio è stata fatta per Giulia Adamo, Nunzio Cappadona, Francesco Musotto, Rudy Maira, Nicola D´Agostino, Giambattista Bufardeci, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco, Innocenzo Leontini, Cateno De Luca e Cataldo Fiorenza. Ma anche per l´eurode- putato del Ppe, Salvo Pogliese.

L´inchiesta è coordinata dal Procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Sergio Demontis, Maurizio Agnello e Luca Battinieri. L´udienza preliminare è stata rinviato all´8 di aprile quando il Gup deciderà se accogliere le richiesta dell´accusa.

Per altri 45 tra ex deputati e attuali parlamentari è stata chiesta l´archiviazione, tra cui il sottosegretario Davide Faraone, il presidente Ars Giovanni Ardizzone, l´ex deputato Bernardo Mattarella. Per altri politici l´inchiesta continua perché la Procura ha ritenuto che le spese dei partiti fossero finalizzate a spese personali. Sono complessivamente 97 i politici coinvolti. La Procura aveva notificato ad aprile di un anno fa l´awiso di conclusione indagini solo agli ex capigruppo.

Secondo l´accusa, con i fondi destinati al funzionamento dei gruppi parlamentari sarebbero stati fatti acquisti di varia natura, persino una borsa Louis Vuitton, ma anche cravatte, profumi e soggiorni in alberghi di lusso. Nelle ultime settimane sono arrivate le prime sentenze della Corte dei conti per le "spese pazze" dell´Ars.

L´ex capogruppo dell´Mpa Francesco Musotto è stato condannato a pagare un maxi-risarcimento da circa 600 mila euro. Su Musotto, che è stato anche presidente della Provincia di Palermo ed eurodeputato, gravava la richiesta più pesante da parte della magistratura contabile: circa 750 mila euro. La sezione giurisdizionale della Corte ha condannato anche l´ex capogruppo del Pid, Rudy Maira, a risarcire 407 mila euro.

11 giudizio davanti ai giudici contabili è scattato dopo che gli uomini del Nucleo di polizia tributaria della L´archiviazione. È stata chiesta per l´assessore Cracolici, il presidente dell´Ars, Ardizzone, il sottosegretario Faraone e l´ex deputato Mattarella Guardia di Finanza di Palermo hanno rilevato irregolarità ed anomalie. A Maira sono state contestate le spese che riguardano il noleggio per oltre 100 mila euro di tré automobili Audi A6, utilizzate dall´ex capogruppo e dall´ex parlamentare Fausto Maria Fagone.

I leasing sono stati bocciati dalla Procura della Corte dei Conti dopo che sono state verifícate le spese di indennità di trasporto su gomma ricevute dai due deputati, che avevano la residenza fuori dal territorio di Palermo, dove ha sede l´Assemblea regionale. Solo per questa voce Maira dovrà restituire circa 65 mila euro alla presidenza del gruppo, somme spalmate dal 2008 al 2010.

Così come i 200 mila euro dati ad alcuni parlamentari, durante la passata legislatura. Innocenzo Leontini, ex capogruppo del Pdl, è stato condannato dalla Corte dei conti a risarcire la Regione per 97 mila euro (la richiesta era di 103 mila euro) per le spese ingiustificate effettuate con i fondi del gruppo parlamentare.

Fonte - Leone Zingales - La Sicilia.