Biglietti per il Teatro di Taormina? Per il rimborso si va in Cassazione: 966 mila euro.

10-02-2016 19:03 -

Dovrà difendersi anche in Cassazione, il Comune di Taormina, per vedersi riconosciuto il diritto al rimborso di 966 mila euro, quale incasso di biglietteria al Teatro Antico tra il 2009 e il 2011.

Perché la storia del 30% dei ricavi sulla fruizione del sito archeologico più importante di Sicilia, che per legge (L.r. n. 17/04) spettano alla città, non è soltanto un complicato affare tra Palazzo dei Giurati e la Regione siciliana, ma riguarda, per quel periodo di tempo, anche un contenzioso con la Novamusa spa, società che gestiva i servizi per la fruizione dei beni culturali in Sicilia, finita sotto inchiesta con il suo titolare, Gaetano Mercadante, accusati di essersi appropriati indebitamente degli incassi che andavano versati alle casse pubbliche. Una piccola fetta riguarda appunto il Teatro Antico di Taormina, con la parte spettante al Comune già riconosciuta lo scorso dicembre dalla sezione di Appello della Corte dei Conti per 965.909 euro, e contro la quale però, Novamusa ha presentato ricorso in Cassazione.

Al momento, la sentenza d´appello ha condannato la società a versare 16 milioni di euro alla Regione, con cifre importanti anche per i Comuni di Siracusa (957 mila euro), Segesta-Calatafìmi (415 mila euro) e Castelvetrano (391 mila euro). Per costituirsi davanti alla suprema Corte, il Comune di Taormina ha dato incarico all´avvocato Pietro Rabido di Caltanissetta, che ha già seguito il caso, con una parcella di 8.754 euro.

In attesa di questo ultimo grado di giudizio, rimane però tutta aperta la partita tra la Perla dello Ionio e i vertici di Palazzo dei Normanni, per ricevere il versamento delle altre quote annuali da parte della Regione che non sono mai state pagate. Da quando nel 2013 è subentrato in biglietteria direttamente l´assessorato regionale ai Beni culturali, tramite la Sovrintendenza, la città di Taormina ha ricevuto soltanto 257 mila euro, secondo quanto riferito dalla Corte dei Conti Sicilia nella recente deliberazione che ha bocciato il Piano di riequilibrio finanziario presentato dal Comune.

Ne mancherebbero all´appello circa 1 milione e 800 mila euro, senza contare il 2015 che è ancora da contabilizzare, ma che non si discosterà molto dalle cifre del 2014 quando l´incasso totale è stato di 3 milioni e 833 mila euro, dei quali circa 1,2 milioni che andrebbero versati nelle casse di Palazzo dei Giurati.

L´argomento è stato oggetto di discussione durante la visita dell´assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, la scorsa settimana a Taormina. Il neo assessore di Crocetta ha incontrato il sindaco, Eligio Giardina, i consiglieri comunali e i rappresentanti degli albergatori, per fare il punto sullo stato non felicissimo in cui versa la capitale del turismo siciliano. Sul nodo incassi del Teatro Antico però, l´assessore è rimasto vago e ha cercato di prendere tempo. Più chiaramente si è espresso su TaorminaArte, dichiarando che "la Regione non ha più liquidità da dare come contributo", e pertanto il futuro dovrà legarsi sempre più alle concessioni private.

Infatti, già da oltre un mese il Dipartimento regionale ha pubblicato il nuovo bando pubblico per la concessione degli eventi al Teatro, con canoni di 3 mila euro al giorno per i concerti, 2 mila per le rappresentazioni classiche, 2.600 per i congressi, più delle percentuali del 3,5% sui biglietti e del 10% sugli allestimenti. Sulla base di queste nuove regole è in via di definizione il cartellone degli eventi per la prossima estate. I partner privati verranno coinvolti anche nel processo di trasformazione di TaoArte in fondazione, sulla base di una programmazione triennale.

L´unico impegno preso da parte di Barbagallo, è stato quello nei confronti dei lavoratori di TaorminaArte che non ricevono stipendio da circa un anno, e ai quali l´assessore ha promesso di saldare le mensilità entro i prossimi sei mesi. Rimane il silenzio da parte della Regione sui debiti pregressi. Massimo Mobilia


Di Massimo Mobilia