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Taormina: Arrivano le bollette della nuova Tari spesa tra 300 e 400 € per famiglia

08-12-2015 15:20 - TAORMINA
A Natale è tempo di regali. E i doni che i taorminesi stanno trovando sotto l´albero, con qualche giorno di anticipo, non sembrano per niente graditi. Il Comune di Taormina sta recapitando infatti le buste contenenti le bollette della nuova Tari (Tassa sui rifiuti solidi urbani) con cifre da capogiro, comprese in media tra i 300 e i 400 euro per un tradizionale nucleo familiare di quattro persone.

Tanto è bastato per agitare gli animi dei cittadini, non ancora avvezzi ad un regime di tassazione che nell´ultimo anno è aumentato su tutti i servizi comunali, per volere esplicito dell´Amministrazione e per far freno ad una situazione di dissesto economico oramai annunciata. Il Piano di riequilibrio finanziario del Comune, per ridurre debiti per 13 milioni di euro, è stato infatti bocciato dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti Sicilia, e il ricorso presentato dai tecnici di Palazzo dei Giurati verrà discusso a Roma il 16 dicembre. Nel frattempo però, la giunta del sindaco Eligio Giardina aveva già redatto a luglio il nuovo piano annuale di tassazione, aumentando Imu e Tasi al massimo consentito e definendo la neo arrivata Tari (la vecchia Tarsu) in modo tale da recuperare la contribuzione più alta anche nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Paradossalmente, negli stessi mesi, è partito il servizio di raccolta differenziata porta a porta (per il momento limitato al centro storico), che al contrario dovrebbe portare benefici e risparmi sui costi. Evidentemente il servizio non funziona come deve. Oltre alle utenze domestiche, le stangate maggiori hanno raggiunto le utenze commerciali e, in modo particolare, quelle alberghiere che rappresentano il settore trainante dell´economia taorminese e che hanno calcolato un aumento del 40% rispetto all´anno passato. L´Associazione albergatori, presieduta dall´ex assessore al Turismo Italo Mennella, sta presentando un ricorso al Tardi Catania, sostenendo l´illegittimità di questa tassa perché, essendo stata approvata dal Consiglio comunale a Settembre (delibera n. 59), e prima ancora del Bilancio di previsione (per il quale c´è pure il commissariamento regionale per l´approvazione essendo scaduti i termini di legge), "non può applicarsi in maniera retroattiva per tutto il 2015". A favore del ricorso al Tar anche Confindustria alberghi Sicilia, con Sebastiano De Luca che ha ribadito ancora una volta come "l´amministrazione dovrebbe pensare a ridurre i propri sprechi invece di continuare ad aumentare le tasse".

Sulla stessa lunghezza d´onda l´Associazione imprenditori per Taormina che, sostenendo anch´essa la non applicabilità della Tari così come approntata per il 2015, ha chiesto all´amministrazione di "ritirare la delibera del Consiglio comunale mantenendo le vecchie tariffe". In caso contrario i commercianti presenteranno ricorso alla Commissione tributaria della Provincia di Messina. Conteggi sbagliati e da rifare? Potrebbe essere uno scenario percorribile, in attesa delle risposte legali.

Un´altra forma di ricorso è quella messa a punto dal gruppo civico "Avanti Taormina", facente capo all´ex candidato sindaco Jonathan Sferra, che si è rivolta invece all´Aiace, l´Associazione italiana assistenza al consumatore europeo, per verificare se i cittadini possano condurre una class action. Una forma di protesta estrema, lanciata dallo stesso gruppo, sarebbe invece quella dello "sciopero fiscale".

Alle accuse di vessazione, soprattutto da parte di commercianti e albergatori, Palazzo dei Giurati non ha risposto direttamente, ma punta forte contro l´evasione fiscale e il ritardo degli imprenditori nel pagamento di quanto dovuto. Non bisogna dimenticare infatti che uno dei problemi maggiori del dissestato bilancio comunale riguarda i residui attivi, ovvero le tasse non riscosse che fino al 2013 toccano i 13 milioni di euro.

Di Massimo Mobilia
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