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"Spazio al Sud" presenta Stefano Veroux e il suo «L´uomo che guarisce i morti»

09-07-2015 13:22 - TAORMINA
L´appuntamento del Caffè Letterario di "Spazio al Sud" torna sabato 11 luglio, alle ore 18.30, presso la terrazza dell´Hotel Isabella, posto nel cuore del centralissimo C.so Umberto di Taormina, per presentare l´ultimo romanzo di Stefano Veroux, autore siciliano di altri successi letterari, come "La Rocca delle Ingrate", anch´esso presentato ai lettori taorminesi l´anno scorso nell´ambito di "Spazio al Sud".

La giornalista di "Spazio al Sud", Milena Privitera, illustrerà l´ultimo scritto dell´autore taorminese che s´intitola "L´Uomo che guarisce i morti", un testo per il quale lo scrittore Veroux si è lasciato ispirare dalla sua terra, la Sicilia, e più precisamente da una piccola cittadina, per secoli denominata Almoetia e oggi più nota come Chianchitta, a due passi dalla colonia greca Giardini Naxos e dalla Perla dello Jonio, Taormina.

Stefano Veroux ritorna piacevolmente a "Spazio al Sud" per condividere con i suoi lettori e amici quello che è stato definito un ´spumeggiante testo siculo-italiano´ nel quale è ritratta una galleria di "personaggi" tipici del luogo, in un turbinio di situazioni ed accadimenti divertenti e a volte bizzarri, con sapienti pennellate e caustiche descrizioni.

Ed è così che tra le pagine conosceremo la maestra di scuola timorata di Dio, il becchino faccendiere, una schiera di "amiche" rigorosamente zitelle e pettegole, il farmacista, il sindaco, il medico di famiglia, un marito geloso ed una bellissima "moglie" che donna è solo in parte. Insomma, una passerella di varia umanità, dove uomini e donne esibiscono tratti e caratteri definiti, archetipi di una comunità provinciale vista con affettuosa ironia e per ciò stesso per certi versi volutamente esasperati, come se ognuno di essi fosse l´immagine "rifratta" da uno di quegli specchi deformanti dei Luna Park di una volta.

"L´Uomo che guarisce i morti" è un romanzo ironico e scorrevole, con quel pizzico di grottesco unito all´assurdo che rende pirotecnici i vari personaggi.

Il romanzo, (finalista al torneo letterario - edizione2014 - promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol) è suddiviso in tre parti - vita, morte e miracoli - con brevi capitoli dai titoli esplicativi tratti da famosi aforismi. Diventa così il quadro brillante ed irriverente della provincia siciliana, metafora di quella italiana: "un viaggio - come dichiara l´autore - spero divertente, fra le credenze popolari, le superstizioni ed il senso religioso che caratterizza la nostra sana e divertente provincia".

Naturalmente, Stefano Veroux, con la consueta formula di rito alla fine del libro tiene a ribadire come "ogni riferimento a persone, luoghi esistenti, e fatti realmente accaduti è puramente casuale".

Per chi è della zona, però, i riscontri con la realtà risultano tanti, facili e decisamente esilaranti!

La storia narra le vicissitudini del protagonista Salvatore Zappulla, edicolante di professione che, rimasto orfano, vive con i nonni paterni e la sorella, e, da buon maschio siculo, ha il chiodo fisso delle donne di cui parla e parla, ma con cui non sempre conclude... o Turi Schedina, classico vitellone di provincia, o la nonna Assunta Caronia, sempre ansiosa e apprensiva, specialista di squisiti manicaretti e nel trattare il nipote ultratrentenne come se fosse ancora un ragazzino, o ancora l´affascinante, e due volte vedova, Catena Intelisano, trapiantata a Milano da anni, che accetta l´invito di Salvatore di una voluttuosa, ferragostana, gita in spiaggia, incurante dei nuvoloni in arrivo... Nuvoloni da cui partono fulmini e saette...
E fu così che "Oggi, 15 agosto, alle ore 11:11, è stato ricoverato d´urgenza presso codesto ospedale Salvatore Zappulla, fu Ignazio, vittima di fulminazione. Da una prima ricognizione il paziente risulta in discrete condizioni ma la prognosi al momento
resta riservata...il degente è tenuto in coma farmacologico...". E fu, ancora, così che Salvatore si ritrova non solo vittima della "fulminazione", ma, a seguito di ciò, anche di una scomoda, imbarazzante, forma acuta di "priapismo" e, come se ciò non bastasse, con la gente convinta che sia dotato di tali poteri taumaturgici miracolosi che un suo semplice tocco può... risvegliare anche i morti.

E la serata di sabato prossimo organizzata dall´associazione "Arte&Cultura a Taormina", presieduta da MariaTeresa Papale, sponsorizzata dall´Associazione Albergatori di Taormina e patrocinata da partners di rilievo quali il Comune di Taormina, Taormina Arte, Club Unesco Taormina, Valli d´Alcantara e d´Agrò, Gais Hotels Group, Associazione Imprenditori Per Taormina, "Piazza Dalì", si preannuncia già come un evento.
Nel corso della presentazione de "L´uomo che guarisce i morti", il taorminese Salvatore Spadaro, esperto e appassionato di teatro, darà vita ad alcuni dei passaggi più spassosi e divertenti del romanzo.


Fonte: redazione
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