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Rifiuti e differenziata la Regione Sicilia resta la peggiore del Paese

24-02-2015 19:56 - News Sicilia
In Sicilia la discarica impera e i rifiuti restano una emergenza grave; quasi tutti gli impianti per la gestione non rispettano la normativa comunitaria nè quella nazionale. Passi avanti, invece, nella Terra dei Fuochi, in Campania, nonostante i ritardi nell´applicazione del decreto. Il ministro dell´Ambiente Gian Luca Galletti, chiamato in audizione dalla Commissione Ambiente della Camera, ha fatto un focus sulla gestione dei rifiuti, in particolare in Campania e Sicilia, e sullo stato delle procedure di infrazione Ue.

Intanto, è allarme per i rifiuti speciali: le associazioni degli operatori del settore dicono che «c´è il rischio di blocco totale in tutta Italia con l´entrata in vigore oggi della norma che - in contrasto con i criteri europei che si dovranno applicare anche in Italia fra poco più di tre mesi - trasforma di fatto in "pericolosi" la gran parte dei rifiuti speciali che pericolosi in realtà non sono». Occorre intervenire subito perché i pochi impianti autorizzati a trattare i rifiuti pericolosi saranno saturi nel giro di qualche settimana. Quindi chiedono al ministro di intervenire con una circolare esplicativa o un atto amministrativo.

Tornando alla gestione dei rifiuti, la Sicilia è il punto dolente: mancano impianti e soprattutto politiche di prevenzione di produzione dei rifiuti e di sistemi di raccolta differenziata efficienti. La causa, spiega il ministro, sono «problemi legati alla situazione autorizzativa, gestionale e funzionale degli impianti».

Per «scongiurare una emergenza» sia ambientale sia sanitaria occorre subito adeguare il sistema impiantistico regionale alle norme Ue e nazionali: la raccolta differenziata nel 2013 si è assestata al 13,4% e circa il 93% dei rifiuti urbani viene smaltito senza trattamento in discarica. Per evitare una procedura d´infrazione da parte di Bruxelles, il ministero sta lavorando con la Regione Sicilia per rispondere in modo completo alle richieste della Commissione. Ancora lungo il percorso per arrivare all´obiettivo di «una nuova Campania Felix» ha detto Galletti che ha sollecitato l´urgente approvazione da parte del Parlamento della normativa sugli eco-reati: «In Campania le ecomafie negli ultimi decenni sono cresciute ed hanno fatto i loro affari criminali». Infine, «grande lo sforzo per superare le infrazioni comunitarie ed evitare che l´Italia paghi multe salate per ritardi del passato».

Da febbraio a dicembre 2014, ha ricordato Galletti, sono state archiviate 9 procedure d´infrazione su 25. Delle 16 pendenti, 12 riguardano le amministrazioni regionali.

Dunque la maglia nera per l´uso delle discariche va alla Sicilia perché è in discarica che finisce il 93% del totale dei rifiuti; poco meglio Calabria (71%), Campania e il Lazio che, «fanno ricorso massiccio a impianti di trattamento localizzati in altre Regioni o all´estero». Virtuose per la raccolta differenziata sono soprattutto Veneto e Trentino Alto Adige che raggiungono quota 64,6%.
Parlando in audizione in Commissione Ambiente alla Camera a proposito della produzione e della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, il ministro Galletti ha spiegato che tra il 2012 e il 2013 c´è stata «una diminuzione generalizzata della produzione regionale dei rifiuti urbani; contrazioni più evidenti in Basilicata, Valle d´Aosta, Marche e Abruzzo».

Per la Raccolta differenziata dei rifiuti urbani va sicuramente meglio al nord: dietro Veneto e Trentino Alto Adige, ci sono con il 60% Friuli Venezia Giulia (più precisamente 59,1%) e con più del 55% le Marche; tra il 50% e il 55% si collocano Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.
Per le regioni del centro, le percentuali scendono: dal 45,9% dell´Umbria al 42% della Toscana, mentre al 26,1% si attesta il tasso di raccolta differenziata del Lazio. Al sud Italia un´ulteriore crescita si registra per la Campania, la cui percentuale di raccolta differenziata è pari al 44%.

Anche l´Abruzzo supera il 40%, mentre al 25,8% e al 22% si attestano Basilicata e Puglia. Inferiori al 15% risultano, infine, i tassi di raccolta della regione Calabria (14,7%) e Sicilia (13,4%). Sulla gestione dei rifiuti, il ministro ha spiegato che lo smaltimento in discarica è ancora una forma molto diffusa, visto che interessa il 37% dei rifiuti urbani. Ma dove c´è un ciclo integrato di rifiuti grazie a un parco impiantistico sviluppato, viene ridotta significativamente.

Nel 2013, in base ai dati Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), lo smaltimento in discarica, pari a 10,9 milioni di tonnellate di rifiuti, è diminuito rispetto al 2012 di quasi 800 mila tonnellate attribuibili essenzialmente al calo della produzione dei rifiuti urbani registrata nello stesso periodo e al contemporaneo incremento della raccolta differenziata che ha raggiunto a livello nazionale la percentuale del 42,3%.


Fonte: di "Stefania Di Giacomo"
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