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Festa privata al Palazzo Duchi di Santo Stefano, Crocetta tra gli invitati, polemica a Taormina. L´opposizione chiede dimissioni di D´Agostino e Auteri.

12-01-2016 23:17 - TAORMINA
<A Taormina come a Bagheria: feste private in edifici pubblici ed è bufera politica. Si è brindato fino a tardi, qualche sera fa, nell´antico palazzo Duchi di Santo Stefano. Ospiti d´eccezione: il governatore Rosario Crocetta e il senatore del Pd Giuseppe Lumia.

Una festa per i quarant´anni di Giuseppe Caudo, fedelissimo del presidente della Regione, componente del suo ufficio di gabinetto, animatore del Megafono nella Sicilia occidentale e membro del cda della fondazione Mazzullo, in quanto pronipote della moglie dello scultore morto nel 1988.

«Quarant´anni e non sentirli», così ha scritto Giuseppe Caudo, postando su Facebook le foto della sua festa di compleanno. Ma si può utilizzare un palazzo comunale per festeggiare un compleanno? E previsto nel regolamento? Chi ha dato l´autorizzazione? Tutto questo si è trasformato in polemica, giovedì sera, nell´ultima seduta del Consiglio comunale. L´opposizione ha chiesto le dimissioni del vicesindaco D´Agostino, del presidente della fondazione Mazzullo Alfio Auteri e di Caudo.

«Lo statuto della fondazione non prevede che si ospiti questo tipo di eventi», dice il consigliere di opposizione Eugenio Raneri. «I fatti parlano chiaro — dice il collega Giuseppe Composto — si tratta di un episodio gravissimo».

Si ripete così quanto è accaduto l´ultimo dell´anno a palazzo Aragona Cuto, a Bagheria: il sindaco Patrizio Cinque è finito nella bufera per avere autorizzato un veglione organzzato da privati.

Palazzo Duchi di Santo Stefano, a Taormina, è di proprietà comunale ed è sede della fondazione Mazzullo: ospita infatti le opere dell´artista taorminese. Il prestigioso edificio è utilizzato dal Comune per la celebrazione delle unioni civili ed il costo per il suo impiego può raggiungere gli ottocento euro da versare nelle casse comunali.

Il sindaco Egidio Giardina non era presente alla festa e dice semplicemente: «Io avrei evitato di farla». «Noi non c´entriamo nulla — precisa Mario D´Agostino, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Taormina — Sapevo della presenza del presidente della Regione in città e sapevo del compleanno di Caudo, ma non immaginavo si realizzasse una festa privata a palazzo Santo Stefano. Ero là perché mi era stato comunicato che il governatore sarebbe stato ospite della fondazione e sono andato a porgere i saluti dell´amministrazione. Già il giorno dopo — continua D´Agostino — il Comune ha chiesto ad Auteri chiarimenti sull´accaduto».

Anche al vertice della fondazione c´è chi esprime perplessità: «Io ero all´estero ma non sono mai stata invitata a un cda dove si discutesse di questa festa — afferma Antonella Ferrara, componente del consiglio d´amministrazione — E onestamente non mi ricordo che l´organismo, in passato, abbia mai detto sì a eventi di questo tipo».

Il presidente della fondazione dice di aver autorizzato la serata ma m buona fede. «Non pensavo — dice Auteri — si scatenasse un tale vespaio di polemiche. Onorato per la presenza del presidente della Regione e del senatore Lumia, ho dato il mio consenso. Si è trattato un´eccezione fatta al fine promuovere i buoni rapporti fra la nostra cittadina e le istituzioni. Crocetta infatti il giorno dopo ha incontrato l´amministrazione comunale per discutere del futuro economico e culturale di Taormina. Tengo a precisare, inoltre, che il festeggiato ha provveduto a sue spese all´organizzazione e, con l´occasione, anche ad una serie di piccoli interventi di manutenzione necessari al palazzo. Sicuramente — conclude il presidente Auteri — dato il caos che ne è scaturito, la prossima volta non accadrà più».

Esplode lo scontro in Consiglio L´opposizione sollecita dimissioni a raffica.

Fonte: Repubblica di Palermo
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